Eike l’Italiano

Eike l’Italiano.

Il Direttore degli Uffizi

Nuovo scontro a distanza con il Partito democratico, a cominciare da quello con il sindaco di Firenze il quale esordisce in conferenza stampa: “Si vorrebbe candidare lasciando alla città le due gru del cantiere” degli Uffizi, “i ritardi sul Corridoio Vasariano e un bel giardinetto di quartiere all’uscita del museo, nel cuore del centro storico Unesco della città. Per la campagna elettorale mi sembra un biglietto da visita straordinario”. E poi lo invita a dimettersi in caso di candidatura.

Il Direttore, naturalmente, risponde in modo semplicee diretto mettendo in difficoltà, se non in ridicolo, il sindaco violinista

E fa sapere che non è il soprintendente e dunque non spetta a lui la gestione delle gru davanti alla Galleria degli Uffizi.
“Il cantiere è stato gestito fino a questa primavera dalla Soprintendenza, credo che il sindaco sappia che io non sono mai stato il soprintendente ma il direttore degli Uffizi. Questa primavera abbiamo ricevuto il progetto nella sua ultima fase. E la priorità è stata far studiare ai nostri architetti come rimuovere questa gru che c’è dal 2007; preceduta da un’altra dal 1993 al 2004. (sic, n.d.r.) Avevamo una soluzione giudicata non realizzabile per i costi aggiuntivi, però ne abbiamo una seconda che può garantire nel giro dei prossimi due anni che la gru sarà finalmente tolta dalla piazza”. Chissà con quale sindaco.

Dato che ho svolto il mio lavoro nella via dei Neri, per tren’anni, presso la “Farmacia Logge del Grano” omonima della loggia di fronte al retro degli uffizi, le due gru ci hanno tenuto compagnia per tre decenni. Per ora. Indecente, considerando anche gli ingenti costi.

E il sindaco ha l’ardire di chiamare in causa l’attuale Direttore, non soprintendente alle belle Arti, in carica esattamente dal 2015, novembre. (8 anni).

Da martedì 28 novembre alle 15.30 quando ha avuto luogo la cerimonia in Palazzo Vecchio, Schmidt, sorridente, visibilmente emozionato, Costituzione e certificato in mano, è cittadino italiano

Ma il funzionario del Comune davanti al quale il direttore degli Uffizi ha firmato, non è stato il sindaco Dario Nardella. Un funzionario competente ed efficace, lo definisce il direttore, che sottolinea di non avere ricevuto alcuna telefonata o messaggio dal sindaco. Ma, aggiunge, da nessun politico. Ha ricevuto altresì le congratulazioni dal Ministro della Cultura Sangiuliano.

Se non ha un senso questo…

Sarà mica perché non è una cittadinanza “banale” dato che il nome di Schmidt è quello che al momento sta circolando come ipotetico candidato del centrodestra, a Firenze, per le amministrative 2024. Probabilmente il 9 giugno in election day con le Europee.
(In Toscana vanno al voto 183 comuni. 33 con più di 15mila abitanti, fra cui Firenze Prato e Livorno, province sulle quali, ovviamente c’è la maggiore attenzione. Tutte e tre da sempre amministrate dalla sinistra. E’ previsto il primo turno il 9 giugno, con eventuale ballottaggio, due settimane dopo. 150 con meno di 15 mila, senza ballottaggio).

Eike Schmidt per ora mostra incertezza e si nasconde dietro al “non confermo e non smentisco”, ma, al massimo entro gennaio, dovrà ufficialmente sciogliere le riserve anche se ormai già da tempo in un crescendo polemico, il sindaco di Firenze, lo definisce “il candidato della destra”. Ma non il cdx, al momento.

“Fiero di essere concittadino di Dante”
Una cittadinanza attesa da tempo, un percorso iniziato cinque anni fa e durato più del previsto perché è coinciso con la pandemia e le conseguenti difficoltà a spostarsi per avere tutti i documenti necessari. “Sono felice e molto fiero di essere concittadino di grandi personalità rispetto alle quali mi sento piccino: da Dante Alighieri a San Francesco e San Tommaso, ma anche più recentemente Benedetto Croce, oppure nel mio campo il museologo Lanzi o Antonio Paolucci”.

Per ora si dice concentrato sugli Uffizi e di sicuro non prenderà una decisione prima di finire il suo mandato alla Galleria, previsto intorno a Natale. Deve riflettere e adesso non ha tempo per pensare. Ogni giorno agli Uffizi ha luogo qualche piccola o grande inaugurazione.

Se sarà, sostiene, sarà a gennaio, potrebbe essere un sì o uno. E ribadisce che non esclude e non conferma. Comunque non è un NO.

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