Due ragazze nere insultate, ma una è della Lega

Lo strabismo, non di Venere, ma della sinistra

Ragazze
Due ragazze nere insultate ed offese in questo scampolo finale di un afoso agosto di Era Covid.
Una è una commessa della Coop di Pistoia, è buona e lavora per la compagnia di bandiera del PD.
L’altra è candidata per la Lega.
Indovinate a chi vanno tutti i messaggi di solidarietà?

Ragazze

A Pistoia una commessa della Coop discriminata

Non voglio essere servito da lei perché è nera”.

A pronunciare questa frase, dal contenuto razzista, sarebbe stato un cliente di un supermercato della catena Unicoop di Pistoia, che avrebbe tentato di cambiare il posto in coda per non essere servito da lei.

Apriti cielo, davanti ad un gesto sicuramente antipatico e scortese ma senza alcuna rilevanza penale, subito i sindacati Filcams Cgil e Rsu si sono affrettati a rilasciare dichiarazioni.

Un cliente – scrivono in una nota Filcams Cgil e Rsu -, davanti al banco gastronomia, in presenza di altri clienti e degli addetti, ha affermato di non voler essere servito dall’addetta, in quel momento disponibile, perché nera”.

Chiediamo alla cooperativa di agire nei confronti di questo ‘cliente’, nelle modalità opportune per la tutela dei propri dipendenti – ribadiscono i sindacati – Siamo convinti che ogni episodio di razzismo vada denunciato, perché ‘lasciar correre’ significa accettare un modo di pensare che accettabile non può essere. Esprimiamo solidarietà e vicinanza nei confronti della nostra collega oggetto dell’attacco razzista”.

Fa loro eco Unicoop Firenze che esprime “piena solidarietà alla lavoratrice e ribadisce la sua condanna nei confronti di ogni atto e comportamento di discriminazione razziale“.

Sulla vicenda è intervenuta anche la diocesi di Pistoia ed il sindaco  Alessandro Tomasi, stigmatizzando il gesto e ribadendo che Pistoia non è una città razzista e certi atteggiamenti sono inaccettabili.

Due ragazze dicevamo, per una si sollevano gli scudi, per l’altra no, cala il silenzio e volano gli insulti.

Non una parola, quindi per  per Mariam Scandroglio.

Nera leghista e candidata. Per lei gli insulti sono meritati

Non piace alla sinistra liberale, femminista e antirazzista e la chiamano già “negra da cortile” sui social.
Lei è ivoriana di origine, ha 37 anni e si chiama Cristine Mariam Scandroglio, adottata da una famiglia italiana.
La colpa di questa donna africana? Mandare in cortocircuito la mal celata ipocrisia di una sinistra bieca che non accetta la sua candidatura nella Lega per le elezioni regionali in Campania.
“Le posizioni della Lega sull’immigrazione? Non ho nessun imbarazzo, le condivido – ha dichiarato Cristine Scandroglio – Quelle del Governo italiano e della UE umiliano l’Africa, rappresentandola solo come una terra di guerre e pestilenze ed ignorando lo sviluppo economico e sociale che è in atto, e la privano dei suoi figli migliori facendoli emigrare. Così la condannano al sottosviluppo”.
Cristine è cresciuta in Lombardia.
Presidente dell’associazione “Il Ponte”, che ha come motto “il futuro è nelle origini”.Candidata già nel 2014 alle Europee, nel 2016 alle Comunali di Milano, sempre nelle liste della Lega, raccolse 3 mila preferenze.
Nel 2017 si è trasferita a Napoli, dove è stata responsabile dell’ufficio politiche per l’immigrazione dell’UGL.
Lavora come consulente aziendale.

Ma lei si può insultare liberamente

Fanno un tanto parlare di integrazione però poi sui social viene attaccata perchè “lo fa per essere accettata… cerca consensi”.
Le due ragazze non sono uguali per i soliti eletti che paventano le loro idee radical-chic.
Lo strabismo ed il razzismo una volta di più viene dimostrato da chi  non accetta la vera integrazione e che non tutti gli stranieri accettino di essere strumentalizzati e sfruttati un cambio dell’accesso al nostro sistema di Welfare.

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