Draghi (FdI): con il popolo di Cuba in lotta contro bloqueo e dittatura comunista

cuba

Firenze – Alessandro Draghi, capogruppo in consiglio comunale a Firenze di FdI, sul dramma di Cuba ha dichiarato: “Sotto il consolato americano ho portato i saluti di Fratelli d’Italia ai dimostranti cubani che protestano contro il bloqueo e la dittatura comunista.

Esprimo la vicinanza al popolo cubano che deve trovare una soluzione valida per liberarsi dalla vetusta dittatura castrista, mantenendo sovranismo e libertà dalle ingerenze liberiste e imperialiste del gigante limitrofo americano.”

Da sinistra Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune), hanno così replicato:

“Gli Stati Uniti soffocano il popolo cubano da decenni con il bloqueo e nonostante questo Cuba resiste. Non solo. Le brigate mediche cubane – ricordano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – hanno aiutato tutto il pianeta per superare l’emergenza pandemica e anche l’Italia ha accolto l’aiuto, anche in territori governati dal centrodestra.

Oggi Fratelli d’Italia ha scelto di voltare le spalle alla solidarietà internazionale, in modo vergognoso, senza citare neanche una volta la centralità dell’embargo portato avanti dalla Casa Bianca.
Va tutto bene a Cuba? No. Ma le principali responsabilità sono della “democrazia a stelle e strisce”, quindi è davvero grave scegliere di fare una comunicazione come quella del consigliere Draghi proprio il 26 luglio, data centrale per il movimento di liberazione di Cuba.

Noi rimaniamo coerenti con l’atto votato dal Consiglio comunale di Firenze a giugno del 2020, con cui – concludono Palagi e Bundu – abbiamo ringraziato Cuba e chiesto la fine del bloqueo”.

 

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L’embargo contro Cuba

conosciuto anche come el bloqueo, è un embargo commerciale, economico e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba all’indomani della rivoluzione castrista. Il 17 dicembre 2014, il presidente statunitense Barack Obama annuncia l’intenzione di porvi fine. Tuttavia, per poter essere effettivamente rimosso, sarebbe stato necessario il voto favorevole del congresso americano, controllato dal Partito Repubblicano, che era contrario. Con la fine della presidenza Obama, il nuovo presidente Donald Trump ha rinnovato l’embargo fino a che non ci saranno «libere elezioni» nell’isola. L’embargo riguarda prevalentemente il solo commercio bilaterale USA-Cuba e non il commercio tra Cuba e la comunità internazionale

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