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Donna al volante, pericolo costante

di Barbara Felleca
8 Novembre 2025
In Cronaca
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Donna al volante, pericolo costante
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Donna al volante, pericolo costante

Il vecchio proverbio, stamattina, accompagna il caffè e la lettura dei quotidiani che fanno deflagrare la notizia dell’affaire Manetti, la onnipresente Capo di Gabinetto della Regione Toscana che i bookmakers accreditavano come prossima all’entrata nella nuova Giunta Regionale che Giani dovrebbe annunciare lunedì prossimo, pizzicata in corsia d’emergenza sulla A11 proprio in quel trionfale 13 Ottobre, giorno di danze e festeggiamenti per il campo largo a trazione Shlein, Conte, Renzi e Fratoianni, confermato da poco meno dalla metà degli elettori toscani al governo della Regione.

I fatti son pacifici, e non c’è neanche troppo da scandalizzarsi: l’ennesimo automobilista che guida in un’autostrada intasata in corsia d’emergenza, che, una volta fermato, viene sanzionato quale che sia la giustificazione che porta (il Codice della Strada parla chiaro e vale per tutti: la corsia d’emergenza non si percorre, ma al massimo consente la sosta in caso di malore)

Il pericolo della vicenda sta nel contorno che si delinea in quel 13 ottobre, e la cautela ci impone di attendere la risposta che i Ministri Piantedosi e Nordio forniranno all’interrogazione dell’On.le Chiara La Porta, che chiede se ci sia stato, dopo il fermo della Manetti e la sua identificazione, l’intervento di terze persone e di Giani in persona.

In una Regione in cui l’opinione pubblica non è stata capace più di tanto di indignarsi per l’inchiesta relativa allo scandalo del presunto smaltimento illecito del keu ricavato dai fanghi conciari provenienti dal distretto della pelle, per le liste di attesa che opprimono i più fragili, senza tralasciare la vicenda di Prato, dove una Sindaca appena eletta è stata costretta alle dimissioni, il vero pericolo dell’affaire Manetti è che la bomba ad orologeria del fermo in A11 quasi un mese fa, sia esplosa solo a pochi giorni dall’insediamento del neo eletto Consiglio regionale e della Giunta, visto che i “giochi” sembrano tutt’altro che chiusi.

Perché adesso? C’è in gioco una multa, qualche centinaio di euro ed una decina di punti decurtati dalla patente, o forse la composizione di una Giunta Regionale in cui l’unica casella ferma sembrava essere quella destinata a Manetti?
Chissà…

Non perdiamo però di vista, fuori dai giochi di palazzo e di potere, fuori dalle correnti e dagli spifferi, che c’è una Regione da amministrare: una Regione dove 3 province sono tra le 10 città in Italia dove è aumentata la criminalità, una Regione dove l’economia stagna e molti settori dell’economia chiedono interventi decisi, una Regione dove dopo decenni deve ancora essere sciolto il nodo degli impianti di smaltimento dei rifiuti, di una sanità costosa e sprecona, di infrastrutture che devono essere all’altezza dei tempi e della velocità; e poi ci sono le crisi industriali, la denatalità, ed i giovani, che sempre di più scelgono di vivere altrove, perché il costo degli affitti e della vita nelle città è insostenibile.

Infine, le persone, i cittadini, coloro che attendono pazienti il loro turno in ospedale e per le visite mediche; quelli che pagano le multe, che devono affrontare ogni giorno le code nelle città assediate dal traffico e dai cantieri; quelli che ancora si chiedono se il principio di uguaglianza di tutti i cittadini valga poi davvero….

Come risponderanno le persone, l’opinione pubblica finora sonnolenta in una Regione in cui più della metà degli elettori non va più neanche a votare, che pare assuefatta a logiche di potere che si perpetrano nei decenni, all’affaire Manetti?

Saremo domani in grado di indignarci se e quando i Ministri risponderanno all’interrogazione che è stata presentata a Montecitorio da una delle pochissime donne elette anche in Consiglio Regionale Toscana?

Ed il centrodestra, che anche a questa tornata elettorale non è riuscito ad intercettare il bisogno di cambiamento pure diffuso in Toscana, riuscirà a partire da oggi a costruire per gli elettori un’alternativa credibile, con una classe dirigente che offra risposte concrete alla intollerabile apatia che opprime chi vive fuori dai palazzi del potere?

La legislatura regionale deve ancora iniziare, e le aspettative sono tante

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