Disastro Raggi: nemmeno ‘Azeglio’ sa far scrivere

Rinviata la cerimonia di intitolazione a Ciampi di una via, al cospetto di Mattarella

Raggi

Virginia Raggi è una sorta di Re Mida al contrario, tutto ciò che tocca si tramuta in..beh lasciamo perdere.

Nemmeno una targa di intitolazione di una via sa far fare correttamente: scomodando Mattarella ed alte autorità per assistere al suo disastro.

La targa sbagliata

Già, perché al cospetto del Presidente Mattarella, la targa intitolata ad un altro Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, è rimasta coperta.

Meglio così. Coprire le pudenda risulta d’obbligo.

La spiegazione ufficiale? Era scheggiata. Che poi, fosse stato davvero così, era vergognoso comunque. Nessuno aveva controllato?

Ma quando mai, a Roma si naviga a vista, tra cinghiali e cumuli di immondizia, tra voragini nelle strade e buche ordinarie.

 

Ma non era scheggiata, come si era ipotizzato in un primo momento: semplicemente sbagliata la targa dedicata all’ex presidente della Repubblica Ciampi, che da oggi intitola un largo del lungotevere Aventino a Roma.

Sul travertino, infatti, il nome dell’ex capo dello Stato è stato inciso con un errore. Carlo Azeglio è infatti diventato “Carlo Azelio“, cioè senza la “g”.

Si vedeva benissimo sotto il drappo giallorosso.

Per questo motivo la targa è rimasta coperta, in attesa di una nuova e corretta.

Mattarella e tutte le autorità partecipanti sono stati costretti dunque a lasciare il luogo della cerimonia, senza poter di fatto scoprire la targa.

Lo specchio di un’amministrazione

Il fatto, deplorevole in sé, assume un valore simbolico alla vigilia delle elezioni capitoline.

Virginia Raggi è un prodotto della nuova classe dirigente targata Movimento cinque stelle, e non si può dire che non si veda.

Dopo i suoi mandati, le amministrazioni grilline hanno mostrato tutta la loro impreparazione ed improvvisazione, incapaci di risolvere i problemi di grandi città, e prone al pensiero unico ed alle passerelle mediatiche.

Questa ennesima riprova della immaturità della compagine di Di Maio e Company, ci conforta sui risultati prossimi venturi del movimento, destinato all’oblio come l’uomo qualunque, ma che ha prodotto comunque danni ingenti in una stagione già disgraziata del nostro paese.

Leggi anche:
Champions League. Una finale quasi normale

www.facebook.com/adhocnewsitalia

www.youtube.com/adhoc

Tweet di ‎@adhoc_news

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version