De Bortoli parla durante la Messa

La funzione del primo gennaio diventa un happening politico

La messa della Pace.

La messa del primo giorno dell’anno del Signore 2021 diventa un'(ennesima) occasione di propaganda politica.

Indegna propaganda, cui ormai purtroppo siamo abituati, che ha voluto colmare l’assenza di Bergoglio dalle funzioni di questo inizio anno.

Il papa con la sciatalgia

Papa Francesco, infatti, non ha tenuto le celebrazioni religiose della sera del 31 dicembre e la messa del primo gennaio.

La ragione è una “dolorosa sciatalgia” che ha colpito il Pontefice, come fa sapere una nota del portavoce vaticano Matteo Bruni.

I Vespri e il Te Deum della sera di San Silvestro sono stati presieduti dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio.

La messa del 1 gennaio 2021, è stato celebrata dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato.

Già, quel Parolin con il quale il pontefice (le minuscole non sono casuali), ha avuto differenze di vedute e dissapori.

Il Monsignore che invece oggi è stato costretto a leggere un’omelia preconfezionata da Bergoglio, nella quale si inneggia a pace, eguaglianza ed Europa.

Cosa c’entrera’ la Ue lo sa solo il Cielo, o meglio è chiaro che si tratta di un’operazione propagandistica pro new economy e pagliacciate varie.

Il papa, si è detto, tramite il Cardinale Parolin, preoccupato per la Brexit.

Praticamente uno spot pro Bruxelles in salsa vaticana.

De Bortoli pontifica

Ma il peggio deve ancora venire: durante la funzione il commentore Rai sovrappone in suoi inutili commenti all’officiante, e intervista Ferruccio De Bortoli.

Sì proprio lui, il reuccio dei radicali chic con la evve moscia, il  due volte direttore del Corriere della Sera, nonché direttore de Il Sole 24 ORE dal 2005 al 2009.

Ora presidente della casa editrice Longanesi, editorialista del Corriere della Sera e del Corriere del Ticino.

Il quale, gonfiandosi il petto, ci parla della importanza fondamentale della cittadinanza.

Lo ius soli

Giusto, direte voi, richiamare alla consapevolezza del proprio dovere di cittadini in epoca di pandemia.

No, lui si riferisce alla solita ossessione della sinistra di dare la cittadinanza facile agli immigrati

Allo ius soli travestito da ius culturae, in soldoni al diritto per chi è arrivato domani mattina di votare per una sinistra che in Italia non vota più nessuno.

Fanno ciò che gli Italiani non vogliono più fare, esattamente votare per il PD.

Per questo è fondamentale dare loro la cittadinanza.

Ipse dixit, persino durante la Messa di Capodanno.

Il MinCulPop e Goebbels erano dei dilettanti in confronto al bombardamento cui siamo e saremo esposti dai Media sempre più allineati.

Adesso, mentre scrivo con indignazione, sta parlando Bergoglio.

Non lo ascolto, tanto so già cosa sta dicendo.

Buona propaganda a tutti.

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