Da Lollo a Pozzo

Da Lollo a Pozzo

Dato che il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri è una donna, c’era da aspettarsi che fosse più paziente, addirittura resiliente, di un uomo.

Ripete di non essere ricattabile, come lo era, purtroppo, un altro Capo di Governo, di alcuni governi, che , oltre ai suoi errori personali, essendo un essere umano, al quale hanno attribuito i peggiori peccati del mondo.

Anche inventati.Per metterlo a tacere.

Ma ora che tace per sempre, molti lo rimpiangono.

Ma si è presentata per il cdx una giovane donna che, non potendo essere ricattata, non avendo nulla da nascondere, si deve difendere da lazzi e frizzi, più o meno divertenti o gravi, dei suoi amici e di alcuni membri della sua famiglia. Non passa settimana senza che alcuni dei “suoi”, semplici consiglieri, deputati e senatori, o, salendo, ministri e viceministri, combinino qualcosina che la mette in difficoltà e le fa perdere un sacco di tempo e di energie. Si dice che spesso in famiglia o nelle amicizie…insomma,”dagli amici mi guardi iddio che dagli amici mi guardo io”.

E prende le sue misure nei confronti del deputato di turno che ha commesso una leggerezza, per usare un eufemismo, incommensurabile.

Lo sospende dal partito

E, a nostro avviso è stata troppo buona. Spesso la stupidaggine, è peggiore della cattiveria dalla quale ci si può allontanare diventando più buoni.

Difficile che uno stupido, che è arrivato a quei livelli, diventi intelligente.

Quel che ha colpito di più, negativamente, l’opinione pubblica, è la richiesta del poco onorevole Pozzolo, di tirare in ballo l’immunità parlamentare. Negando prima il “guanto di paraffina” o tecniche più moderne, come lo stub, test eseguito dai RIS di Parma, piuttosto complesso e con tempi lunghi.

E poi i vestiti

Insomma, per farla breve, non si tira fuori e si mostra un’arma in pubblico, ancorché piccola e regolarmente posseduta, come se fosse un’attenuante. Dato che non era un’arma giocattolo.

Se poi a fare questa azione è un nostro rappresentante nelle istituzioni alte, che altro c’è da dire a sua discolpa?
Il treno in sosta di Lollo, è stato nulla a suo confronto. Una barzelletta, nonostante l’opposizione ci abbia marciato alla grande.

Dunque Meloni ripete il suo “Non sono ricattabile” con il quale aveva esordito quattordici mesi fa rispondendo all’elenco di aggettivi poco teneri stilato da Silvio Berlusconi su un foglio in Senato.

O, almeno, così pareva

Il Presidente si definisce “una persona che non si spaventa facilmente e lo stanno capendo in parecchi”. E con il suo governo non c’è spazio per chi in passato “in questa nazione ha pensato di dare le carte”.

Intanto si prepara alle Europee, probabilmente candidandosi seguita da altri leader.
Ma già pronta ad essere rigidissima nei confronti di chi sta vivendo con leggerezza e senza sentire la responsabilità del ruolo istituzionale che ricopre.

E chi sarà il primo se non Emanuele Pozzolo, per cui ha chiesto la sospensione da FdI.

Nella sua conferenza stampa, rinviata per due volte a causa di problemi di salute, e dopo diverse ore di botta e risposta, sostiene di non scappare affatto.

Del resto mezza Italia è a letto con l’influenza. Non si vede perché lei non se lo possa permettere

Come si può permettere di alzare la manina per una pausa in bagno, come a scuola, dopo ben tre di interrogatorio da parte di giornalisti, per altro abbastanza uggioso e soporifero.

La premier fa il bilancio dell’anno or ora passato, indicando Cutro come il momento politicamente più difficile oscuro e doloroso, esponendo poi le priorità del 2024:

il premierato, che “non tocca i poteri del capo dello Stato” prevedendo un referendum che “non sarà sul governo o su di me ma sul futuro della nazione” e la riforma della giustizia. Ma l’eventuale referendum sulla separazione delle carriere non sarà accorpato a quello sul premierato, quindi i tempi si allungano. il “piano di borse di studio per studenti meritevoli”; poi il G7, il Piano Mattei, fino alla messa a terra del Pnrr.

Con tante incognite nello scenario macroeconomico, il Presidente fa chiarezza su un tema piuttosto sentito dai cittadini, specie della classe media e imprenditoriale. Quella che crea lavoro per tutti, dunque dando speranza anche alle classi meno abbienti, preferendo tagliare la spesa pubblica piuttosto che aumentare le tasse.

La “prossima settimana” il focus sarà una misura sulle concessioni balneari, “l’appello del presidente Mattarella non rimarrà inascoltato”.

È un altro fronte aperto in Europa, dopo la mancata ratifica della modifica del Mes

Ma per Meloni non c’è un rischio isolamento: “Non abbiamo meno diritti delle altre nazioni. Nessuno ci dice ‘la pagherai’, come non lo dissero alla Francia quando Chirac scelse un referendum sulla Costituzione europea e fu bocciata”.

Fra le risposte piccate, quelle a Giuliano Amato, dopo essere rimasta basita dalle sue parole e qualche goccia di di sarcasmo verso Giuseppe Conte e il M5s.
I fatti dell’indagine sugli appalti Anas, sottolinea, riguardano il precedente esecutivo, e si schiera solidamente con Salvini: “Non è chiamato in causa e ritengo che non debba intervenire in Aula su questa materia” e “l’unica tessera presa da Tommaso Verdini è quella del Pd”.

Poi difende se stessa sollevando il dubbio che alcuni attacchi scomposti ” siano legati al fatto che “affaristi, lobbisti e compagnia cantante non stiano passando un bel momento” con questo governo. Ma non chiarisce a chi si riferisce. E inoltre con la forza di carattere che la contraddistingue, non ostante la convalescenza, ribadisce che nessuno la spaventerà e chi lo pensa ha a che fare con la persona sbagliata. Chi attacca, chi pensa che ti spaventerai se non fai quello che vuole: hanno a che fare con la persona sbagliata. Preferisce andare a casa se non può fare le sue scelte delle quali si assumerà sempre la responsabilità.

Quanto alle regionali auspica di non arrivare troppo a ridosso del voto per scegliere i candidati governatori, definendosi “abbastanza laica” sul limite dei tre mandati

Sulle Europee, ha solo parlato con Tajani e Salvini, ipotizzando di candidare tre leader e sostiene di non lavorare ad alcun rimpasto. Per lei “niente conta di più che sapere di avere il consenso dei cittadini”. Misurarsi con le urne “anche adesso sarebbe utile e interessante”.

E spingerebbe aggiunge , a fare lo stesso, il leader di opposizione come Elly Schlein, con cui è pronta a un confronto in tv.

Non dimentica di scagliarsi contro Paolo Gentiloni commentando “la sfrontatezza” del post del consigliere della Corte dei Conti Marcello Degni che ha violato il codice di condotta.. “Mi attendo una risposta da Schlein e da chi lo ha nominato”, ossia proprio l’allora premier Gentiloni.

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