Cronaca di un disastro annunciato

Cronaca di un disastro annunciato.Sono10 anni ( da quando fui eletta per la prima volta Consigliere comunale nel maggio 2012) che profetizzo la pericolosità dell’aggregazione di un comico al potere. Le vicende di questi giorni mi danno ragione: non ho ricordo di un momento più tragicomico ( anzi, più tragico che comico) nella storia delle istituzioni parlamentari.

I partiti ieri ed oggi

I partiti della prima repubblica potevano essere tutto ma oggi, alla luce dell’incapacità dei partiti attuali di portare avanti un rinnovamento profondo, culturale ma anche intellettuale, suscitano solo rimpianti per quell’italia che fu; e se oggi assistiamo all’indegno spettacolo tragicomico del senato in un caldo pomeriggio di luglio, e’ perché l’inconcludenza dei grandi partiti ed il senso di sfiducia esponenziale nelle istituzioni, aumentato nell’ultimo decennio, ha spalancato le porte alla politica dei “ ripresi dalla piena”, arrivati miracolosamente ai vertici dello Stato; oggi forse questa parabola dell’1 vale 1 finalmente vedrà la sua discesa, puniti si spera da un voto più’ consapevole, ma le macerie restano; e l’improvvisazione al potere la scontiamo tutti.

Il peggio è oggi

E non si dica che il “ berlusconisno” e’ stata una piaga peggiore; gli spettacoli di oggi non solo fanno rimpiangere quei governi ma e’ ancora più forte il rammarico di tutti coloro che quelle esperienze di governo le hanno vissute, per poi vederle spazzare via, creando un vuoto politico e di sistema, riempito poi nella maniera peggiore.

L’impreparazione al momento storico

Ecco perché oggi c’è solo da essere terrorizzati di una classe politica che e’ la prima responsabile dell’ avvilente avvento dei pentastellati; ed ancora più si gela il sangue se si pensa che prima o poi qualcuno dovrà governarlo questo sfortunato paese, dove capacità, merito ed autorevolezza troppo spesso restano sulla carta.

Oggi per uscire dalle sabbie mobili dell’inflazione, della recessione, della crisi energetica, delle sfide dell’occupazione, con un debito che prima o poi qualcuno dovrà premurarsi di restituire alla Europa, una pandemia di nuovo alle porte, ci vorrebbe la bacchetta magica, che nessuno pare avere.

Mettere avanti il paese

Oppure, semplicemente, ci sarebbe da mettere al servizio del paese quelle sane competenze, magari di nuova generazione, che abbiano come unico fine l’interesse di far sopravvivere questa nazione, salvandola da se’ stessa e da una classe dirigente ( se così si può dire) che e’ un complimento definire “imbarazzante”.

Auguri Italia, e speriamo che qualcuno abbia ancora quel “ colpo a sorpresa” che, a distanza di 40 anni dalla vittoria al mondiale 82, ci consenta di vincere anche questa complessa partita.

 

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