Concerti oceanici senza mascherine. Ma a scuola tutti ancora imbavagliati

concerti

Con l’arrivo della bella stagione iniziano i concerti. I meravigliosi concerti dei più grandi musicisti italiani e internazionali. Vasco Rossi a Firenze, 60.000 spettatori. Luciano Ligabue a Reggio Emilia ne ha richiamati oltre 100.000.

Evviva i concerti, evviva la normalità!

Persone felici, a cantare a squarciagola le canzoni dei loro idoli. Come sono belli questi eventi. Io stesso ne ho assistito a molti, e continuerò a farlo. Tra pochi giorni c’è il Firenze Rock e ho i biglietti per tutte e quattro le giornate. Col gran finale dei Metallica.

Lo sapete quale è la cosa ancora più bella di questi concerti? È che tutti sono, siamo, senza l’orrore della mascherina. Siamo liberi, e non pensate che sia una cosa da poco.

Ma la domanda che vorrei porre ai nostri governanti (con la G rigorosamente minuscola) è la seguente: perché a scuola i nostri bambini, che stanno passando un’infanzia veramente complicata, sono ancora costretti ad avere la museruola?

Mi spiegate il motivo? Pensate davvero che a scuola ci sia molto più contatto fisico, molto più rischio di contagio che a un concerto rock? Siete davvero così miopi da rasentare la cecità?

È vero che siete burocrati, e come tale la visione panoramica non fa parte del vostro DNA. Che dovete trovare una scusa per mantenere il vostro culo flaccido appicciato alla poltrona, rimanendo a bocca aperta come passerottini mentre la mamma Stato vi alimenta a spese nostre. Ma qui stiamo rasentando il ridicolo.

Così come su treni e aerei. Mentre l’Europa ha liberalizzato l’uso della mascherina, voi no. Voi dovete ancora soggiogarci. Schiacciarci la testa per mantenerci buoni.

Vergognatevi

 

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