Come trasformare la guerra dei dazi in una spinta strategica per l’export italiano
“La guerra dei dazi non è un dramma da subire, ma un’opportunità da cogliere”.
Con queste parole Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, ribalta la retorica della crisi americana, sostenendo che è il momento di accelerare una nuova strategia di export, puntando su mercati alternativi e più stabili
Con le minacce di dazi fino al 30% il mercato statunitense rischia di diventare una zona fragile per le imprese italiane. Serve diversificare l’export, aprendo rotte consolidate verso Sud America, Asia, Africa e India attivando missioni promozionali, investimenti in distribuzione mirata, partnership locali e strumenti marketing dedicati
Il Consorzio Chianti ha già pianificato missioni a San Paolo (Brasile) a novembre 2025 e una prima presenza in Nigeria all’inizio del 2026, organizzate in collaborazione con Gambero Rosso.
In un mondo sempre più instabile, dove mercati consolidati possono diventare campo minato da un giorno all’altro, la vera sostenibilità economica nasce dalla capacità di guardare oltre, di esplorare orizzonti nuovi e di trasformare un rischio esterno in un’occasione strutturale
Come afferma Busi, “l’export del vino italiano ha bisogno di mercati diversificati e di una strategia europea solida, capace di accompagnare le imprese in un mondo che cambia.
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