Come neve al sole

Il Regime che non reagisce

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Il Regime si scioglie – Il fatto di tenere prigioniero Mussolini sicuramente era stato studiato per evitare una reazione fascista di massa. Però quello che rimane incomprensibile, all’insediamento del Maresciallo Badoglio è il fatto che nessuna resistenza di sorta ci fu in pratica neanche in forma minore.

Inizialmente Hitler pensò che Farinacci fosse riuscito a mettere in minoranza Mussolini. Che la crisi si risolvesse internamente al regime fascista, con un cambio di vertice.

Poi, all’insediamento di Badoglio, iniziò a preoccuparsi seriamente per la tenuta dell’alleanza. Alfred Jodl, uno dei generali più fidati del Führer, sconsigliava qualsiasi operazione apertamente contro il Governo italiano. Poiché a suo dire era impensabile una rinascita del Fascismo.

Non c’era alcun personaggio alternativo a Mussolini sul quale il fascismo poteva fare affidamento per una resistenza. Le menti brillanti Bottai, Grandi, Federzoni erano quelle che avevano sfiduciato Mussolini. Lo stesso Goebbels ammise apertamente che Farinacci risultava inadatto a scopi importanti. Leale ai tedeschi sì, ma in fondo rappresentava solo se stesso all’interno del Fascismo italiano.

In Italia l’esercito aveva supportato il Re senza scossoni. Il comandante generale della milizia Galbiati aveva lasciato il proprio incarico consegnandola a Badoglio. Neanche l’istituzione militare più legata al partito aveva tentato una reazione.

Giovanni Preziosi: un fascista di sinistra

L’altra figura, oltre a Farinacci, che promuoveva la rinascita del partito era Giovanni Preziosi un insignificante spretato che aveva fama di essere un fascista di sinistra ai margini del regime ed intriso di antisemitismo. Con personaggi così irrilevanti il fascismo non poteva rigenerarsi né resistere.

Del resto il regime fascista del credere combattere ed obbedire, aveva sostanzialmente fuso la struttura del partito alla struttura dello Stato. Il partito non era forte, autonomo. Il partito era un ingranaggio che eseguiva ordini e i gerarchi erano anch’essi in buona parte che esecutori che dovevano il loro prestigio e trovavano il loro collante solo nella figura di Mussolini. I pochi che fornivano un’interpretazione alternativa avevano rappresentato la fronda del 25 luglio.

Senza Mussolini il fascismo si scioglieva come neve al sole sotto gli occhi sbigottiti dei tedeschi. Anche alla luce del fatto che spera la stessa dittatura ad aver appiattito tutto sul Duce. Tolto di mezzo lui che era il decisionista veniva tolto di mezzo tutto quello che aveva creato.

Addirittura il segretario del partito Scorza finirà Un bacione grande alla Repubblica Sociale per aver mandato alcune lettere di adulazione in quel periodo a Badoglio.

Questo quadro irrigidì i tedeschi nella loro firma convinzione che, vista l’inaffidabilità di fondo del nuovo corso italiano per la situazione bellica, sarebbe stato necessario liberare Mussolini poiché qualsiasi resistenza dell’Italia ad eventuali cambi di fronte poteva consolidarsi solo attorno alla figura dell’ex primo ministro.

 

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