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Colombia, cartello di Medellin: il racconto choc di una trafficante “Ho ucciso donne incinte, ragazzi, mio cugino. Mi piace essere pagata per uccidere”

di Paolo Sebastiani
10 Ottobre 2019
In Attualità
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Colombia, cartello di Medellin: il racconto choc di una trafficante “Ho ucciso donne incinte, ragazzi, mio cugino. Mi piace essere pagata per uccidere”
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L’inferno è qui, in Colombia, il paese più violento del mondo. Le dichiarazioni rilasciate in un’intervista a quattro inglesi (che occasionalmente sniffano cocaina) da alcuni membri del cartello di Medellin – al centro della guerra tra gang criminali che si contendono il traffico di droga – sono agghiaccianti.

Nell’episodio di “Doing Drugs For Fun” andato in onda su Channel 5 in Gran Bretagna, Chanel, 25 anni, di Bristol, ha incontrato una donna che si fa chiamare “Il diavolo” e che ha raccontato come la sua vita sia cambiata da quando è entrata a far parte di un cartello all’età di 15 anni. Da allora ha ucciso diverse persone, tra cui donne incinte e suo cugino.

I 4 protagonisti di “Doing Drugs for Fun”

«Alla fine ho finito per dover amare quello che faccio – ha raccontato la donna con il volto coperto – Da noi uccidi o ti fai uccidere. Otto giorni fa ho ucciso un ragazzo perché si era rifiutato di ammazzare su nostro mandato. Lo abbiamo fatto a pezzi, messo in una borsa e l’abbiamo gettato in un fiume e arrivederci. Nessuno lo vedrà più. A 15 anni non avevo un’altra strada. Ora mi piace essere pagata per uccidere».

Pressata da una Chanel sempre più scioccata, la donna ha ammesso di aver ucciso suo cugino per salvarsi la vita, dicendo che il cartello l’avrebbe uccisa se si fosse rifiutata di farlo. Dopo, la donna ha approfondito quanto potesse essere spietato il suo lavoro da assassino, dicendo che aveva ucciso molti uomini e persino donne incinte: «Continuerò fino a quando non rimango uccisa, finché non è così. Non si può tornare indietro».

https://www.youtube.com/watch?v=GE4EWQ7f9ik

 

Nel corso del documentario, i quattro inglesi incontreranno altri membri del cartello, gente del posto, coltivatori di cocaina e le autorità per capire quanto il traffico di droga sia devastante per le comunità colombiane.

Nel documentario si racconta come la maggioranza dei bambini di Medellin sarebbe costretta a unirsi ai cartelli o finisca nel traffico sessuale. 18.000 bambini sono stati reclutati dai cartelli nell’ultimo decennio. Molti di loro perdono la vita.

Il mercato della cocaina è in perenne crescita “grazie” alla diffusione sempre più capillare nella frenetica società occidentale. Un mare di polvere bianca solcato da fiumi di sangue.

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