Ciclone Zalone, quanto guadagna Checco

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Il dottor Pasquale Luca Medici dovrebbe ringraziare Checco Zalone per i quasi 5 milioni di euro che gli ha messo da parte. I due però, come è noto, sono la stessa persona: Checco è il business di Luca. L’unica società di cui l’artista pugliese è proprietario (95% del capitale) è la Mzl di Bari: qui c’è il patrimonio e qui arrivano una parte dei diritti d’autore. Quanta parte non si sa. E’ assai probabile tuttavia che l’attore percepisca anche direttamente i proventi delle sue attività.

E il business targato Checco è decisamente prospero: i film dal 2009 con Cado dalle nubi (14 milioni) passando per Che bella giornata (2011, 43 milioni), Sole a catinelle (2013, 52 milioni) fino a Quo vado (2016, 65 milioni), hanno registrato in totale 174 milioni di incassi.

Il patrimonio di famiglia

Anche i bilanci della piccola Mzl dell’attore sono ricchi a ridosso delle uscite dei film, con le canzoni di Zalone che accompagnano la trama, mentre gli introiti si prosciugano alla distanza. L’ultimo, quello del 2018, approvato da poco forse per gli impegni nella preparazione di Tolo Tolo, ha registrato una perdita per la prima volta in otto anni: 126mila euro. Ma c’è da scommettere che con il nuovo film il 2020 segnerà un boom. Nel 2016, per esempio, mister Medici, 42 anni, laurea in giurisprudenza, residenza a Bari vecchia, realizzò con la sua Mzl 1,7 milioni di utile; altro anno ricco è stato il 2014 con 1,1 milioni. Insomma cumulando anni di utili (tranne il 2018) “Checco Medici” ha messo da parte nella sola Mzl un patrimonio di quasi 5 milioni.

La mamma socia e la fidanzata amministra

Mariangela Eboli, la fidanzata e madre dei suoi due figli, è l’unico amministratore della società e per questo riceve uno stipendio pari a 9mila euro lordi al mese. Alla mamma, signora Antonietta, il figlio ha riservato un 5% del capitale che già oggi vale circa 250 mila euro.

Il rosso di Taodue

Tutto ciò in attesa dei risultati di Tolo Tolo (in uscita nelle sale dal 1° gennaio), una produzione, come gli altri film di Checco Zalone, firmata da Pietro Valsecchi e dalla Taodue che nel 2018 ha registrato su 12 milioni di fatturato quasi 9 milioni di perdita. Il 2016 con il successo di Quo vado ebbe ben altri numeri: 77 milioni di ricavi (più di un terzo grazie ai diritti sul film) con 16 milioni di utile.

E il 2020 potrebbe essere anche l’anno del ritorno all’utile per la Taodue guidata da Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt. Nella società di produzione cinematografica e televisiva una voce di costo rilevante sono gli emolumenti agli amministratori (5 in tutto ma Valsecchi e Nesbitt dovrebbero percepire gran parte della cifra) pari a oltre 3 milioni per l’esercizio 2018 compreso l’effetto dei compensi variabili maturati sui risultati box office delle produzioni cinematografiche del 2018.

Mario Gerevini per www.corriere.it

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