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Home Cultura

Ciao Pierino, addio ad Alvaro Vitali

di Alessandro Scipioni
25 Giugno 2025
In Cultura
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Ciao Pierino, addio ad Alvaro Vitali
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Ciao Pierino, addio ad Alvaro Vitali

Se ne va un simbolo della comicità italiana, Alvaro Vitali, l’attore che con il volto da eterno ragazzo delle borgate romane e la risata sguaiata ha segnato un’epoca. Aveva fatto ridere generazioni intere, anche quando non si poteva.

Lo ricordo come l’amico che faceva ridere, quando ero bambino

Il volgarissimo Pierino che non piaceva a mia madre, e che quindi dovevo guardare di nascosto. Ma, a ben vedere, dietro quella maschera fatta di parolacce e doppi sensi, c’era una comicità brillante, intelligente, quasi istintiva.

Molti dimenticano che Alvaro Vitali fu un attore scoperto da Federico Fellini, che lo volle in alcuni dei suoi film più iconici. Per certi versi lo si può considerare un protetto del maestro, che vedeva in lui il volto autentico e verace di quel proletariato romano che tanto avrebbe affascinato anche Pier Paolo Pasolini.

Sì, sembra quasi una provocazione citare Pasolini parlando di Vitali, ma non lo è

Perché Alvaro Vitali era, a modo suo, un prodotto di quell’ambiente socio-culturale delle borgate romane da cui Pasolini traeva linfa e ispirazione. I “dimenticati” delle periferie, quelli emarginati da una società che li voleva ai margini, ma che proprio lì sprigionavano una sapienza ruvida e una intelligenza spontanea.

Pasolini denunciava una società che stava uccidendo quei valori autentici, sacrificandoli sull’altare del consumismo e dell’omologazione. Alvaro Vitali, con i suoi film, con le sue smorfie e le sue risate, restava il ragazzo di borgata, quello che non si prendeva mai troppo sul serio, ma che in fondo raccontava un’Italia che oggi non esiste più.

La grande popolarità arrivò con la commedia sexy all’italiana

Film leggeri, irriverenti, a volte criticati, ma capaci di attirare milioni di spettatori. Vitali lavorò al fianco di mostri sacri come Lino Banfi, Edwige Fenech, Mario Carotenuto e tanti altri. Pierino divenne un’icona, anche per chi lo snobbava.

Poi, come spesso accade, arrivò l’oblio. A metà degli anni Ottanta, con il tramonto della commedia sexy, iniziò il declino artistico. Le apparizioni si diradarono, fino a quasi scomparire. Ma Alvaro Vitali, come ogni eterno ragazzo, riuscì a ritagliarsi un nuovo spazio, tra tv, ospitate e progetti leggeri, sempre con il sorriso.

Avrei voluto intervistarlo tempo fa

Parlai più volte con un suo collaboratore che mi rimandava sempre l’appuntamento. A un certo punto, un po’ infastidito, ma più per scherzo che per altro, dissi: “Allora saluti il dottor Pierino e gli dica che quando è comodo mi richiami…”.

Purtroppo oggi temo che sarà un’intervista impossibile. E ne avrò il rimpianto.

Ciao Pierino.

Tags: Alvaro VitaliCINEMAFEDERICO FELLINIIN EVIDENZAPierino
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