Ciao Lorenzo, uomo vero di sport e di vita
Firenze si è svegliata più povera. Non è più tra noi Lorenzo Bosi, presidente della Rondinella Marzocco, imprenditore, uomo di sport e di relazioni sincere.
Aveva cinquantasette anni
Un malore improvviso lo ha portato via nella notte tra il 30 e il 31 ottobre, lasciando sgomenti familiari, amici e l’intera comunità sportiva fiorentina. Se lo conoscevi lo ricorderai come un uomo leale, generoso, capace di pensare in grande, sempre con lo sguardo oltre gli interessi personali. Non solo un dirigente sportivo, ma una persona che credeva davvero nello sport come strumento di crescita, inclusione e amicizia.
“Addio caro amico. Averti conosciuto è stato un onore. Abbiamo condiviso un sogno che va oltre la politica e lo sport” ha scritto commosso Alessandro Tomasi, ricordando la corsa comune alle elezioni regionali
“Te eri uomo di sport, e nello sport, anche quando si perde, non si dimenticano mai i legami nati sul campo e negli spogliatoi.” Parole semplici ma vere, che racchiudono l’essenza di un legame umano profondo, nato nel rispetto e nell’impegno condiviso per il bene comune.
Figlio dell’ex senatore Francesco Bosi, storico esponente dell’Udc scomparso nel 2021, Lorenzo aveva seguito un percorso autonomo e coerente con i suoi valori. Giornalista di formazione, aveva diretto uffici stampa e collaborato con testate come Calciopiù, prima di dedicarsi al mondo dell’impresa nel settore delle telecomunicazioni.
Ma il suo cuore era sempre rimasto legato al calcio, alla passione sportiva che lo aveva accompagnato fin da ragazzo
Quando decise di prendere le redini della Rondinella Marzocco, società storica di Firenze, lo fece con la forza di chi non si accontenta: sotto la sua guida l’impianto di Ponte a Greve è rinato, con nuovi campi, spazi per le famiglie, tribune moderne e un entusiasmo che si respirava in ogni allenamento. Per lui la squadra non era solo un club, ma una comunità.
Firenze perde non solo un bravo cittadino impegnato nel sociale, ma anche una persona che avrebbe potuto fare tanto per le istituzioni e non solo per lo sport
Un uomo sincero, altruista e rispettoso delle opinioni di tutti. Così lo ricordo.
Le mie parole stanno trovando eco in tanti: nei dirigenti, nei giocatori, nei genitori che lo hanno visto lavorare per creare spazi dove i giovani potessero crescere con valori autentici.
Nel 2025 Lorenzo si era candidato alle elezioni regionali nella lista civica “È Ora!”, mi onora il fatto che mi aveva chiesto di candidarmi con lui a sostegno di Tomasi. Ha ottenuto più di mille preferenze, segno di una fiducia autentica conquistata giorno dopo giorno.
Non cercava cariche, voleva solo portare nel mondo delle istituzioni quella stessa trasparenza e quella stessa passione che aveva portato nei campi da gioco
Alla notizia della sua scomparsa, la Rondinella ha chiesto e ottenuto il rinvio della prossima partita: un gesto semplice ma profondo, per onorare chi non ha mai smesso di credere nei suoi ragazzi e nel valore dello sport come scuola di vita.
Dopo l’apertura delle urne ha scritto a chi lo aveva sostenuto:
“Cari Amici,
grazie agli oltre 1000 elettori che mi hanno dato la preferenza nel collegio Firenze, grazie per l’impegno profuso e per la fiducia data alla mia persona.
La nostra lista Civica a Firenze ha registrato il 3.1% ma il risultato a livello regionale ci toglie la possibilità di eleggere il nostro consigliere.
Un risultato comunque, straordinario per una lista civica nata da solo un mese. Rimane per tutti noi il ricordo di un’esperienza passata con passione, impegno civico e generosità per il bene della nostra Toscana. Il mio impegno continua a fianco di Alessandro Tomasi.
Grazie a tutti
Lorenzo”.
Lo piangono la moglie, i figli, i compagni di squadra, i tifosi e i tanti amici che in queste ore riempiono i social di messaggi e fotografie
Lo piange Firenze, che in lui aveva trovato un cittadino appassionato e concreto, un esempio raro di entusiasmo e misura. In un tempo in cui spesso chi parla più forte sembra prevalere, Lorenzo Bosi aveva scelto un’altra via: quella dei fatti, del sorriso, del rispetto.
Per questo, chi lo ha conosciuto non riesce a dirgli addio
Preferisce un saluto più semplice, più vero, quello che nasce dal cuore: ciao Lorenzo, grazie per tutto quello che hai costruito.
Ciao Lorenzo

