Chiusure e quarantene: una follia italiana

quarantene

L’Italia sembra essere diventato il paese delle chiusure e delle quarantene. Siamo tutti confinati in casa, o almeno dovremmo esserlo. Ma la gente, alla fine fa come vuole. Alcuni la chiamano disobbedienza civile. Altri semplice sopravvivenza.

Perché le regole imposte sono ai limiti dell’imbecillità, se rapportate alla reale situazione dei fatti.

Mi spiego meglio. Il dato certo è che l’Italia, così come il resto dell’Europa, è infestata da contagi Omicron. C’è stata un’impennata sensibile e adesso siamo stabilmente intorno a 200.000 nuovi contagi al giorno. Verità? Nemmeno per idea. È una stima approssimativa per difetto. E approssimativa nemmeno poco.

La quantità di persone infettata da questa variante è almeno di quattro volte maggiore. Per quello che ho potuto vedere fra conoscenti e amici, ci sono un sacco di persone che hanno fatto un tampone casalingo perché avevano qualche linea di febbre e sono risultati positivi. Ma si sono ben guardati di farsi tracciare come una mandria di mucche.

Senza parlare di quelli che, non avendo nessun sintomo, sono positivi e non lo sanno. Vogliamo dire che, spannometricamente, abbiamo circa 1 milione di nuovi contagiati al giorno?

Alla fine questa Omicron sarà come le corna: che ce l’ha, chi ce l’ha avuta e chi non sa di averla. Perché presto tutta la nazione ne sarà entrata in contatto.

Chiusure insensate

E allora, visto che non è detto che noi dobbiamo essere per forza i più bravi di tutti, perché non prendiamo esempio da altre nazioni? Spagna, per citarne una a noi vicina. Oppure Inghilterra.

Lì si sono fatti due calcoli e hanno visto che la situazione lavorativa e di vita stava andando degenerando, senza un reale motivo come la pressione sugli ospedali. Chiaramente ci sono più ricoverati che ad agosto, ma questo è fisiologico.

E allora: niente quarantena. Certo che la vaccinazione è fondamentale. Non lo dico io che i vaccinati hanno una risposta all’infezione completamente diversa rispetto ai non vaccinati. I dati da soli parlano chiaro

 

 

 

Deprime ulteriormente una nazione in difficoltà mi pare la follia dello stato di diritto. Con regole veramente assurde.

Siamo di nuovo alla libertà dei diritti costituzionali. Ieri sono andato a prendere per l’ultima volta mia figlia all’asilo. Una bambina è risultata positiva (anche se non nel suo “gruppo”) ma totalmente asintomatica. Risultato? 10 giorni di quarantena e tutti a casa. Che bellezza per i bambini, dover rimanere chiusi in casa invece che stare all’asilo con gli amici.

Una mamma, giustamente, faceva notare che avrebbe disdetto il vaccino per suo figlio di domani perché “tanto deve stare a casa, quindi è inutile che lo faccia”. Come darle torto? Visto che agli asili (adesso si chiamano materne) basta un solo caso e tutti in quarantena per 10 giorni. Poi si torna a scuola e, verosimilmente dopo due giorni tutti a casa di nuovo. Ci vediamo ad aprile.

Con gioia e delizia dei bambini e di chi (madri o padri) sono costretti a stare a casa con loro. Vaccinati, ma comunque qualcuno con un bimbo di 5 anni ci deve stare.

Serve davvero tutto questo? Anzi: a chi serve tutto questo”

 

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