Chi manifesta a sostegno di Hamas deve essere messo messo in cella

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Chi manifesta a sostegno di Hamas deve essere messo messo in cella

Slogan e parole di odio al corteo a sostegno dei terroristi di Hamas svoltosi l’altro ieri a Roma, con circa 20.000 partecipanti giunti da tutta Italia. “Israele terrorista”, “Israele assassino”, “Israele criminale”, sono alcuni dei cori che si sono levati dal cuore della manifestazione.

Un teppista, arrampicatosi sulla recinzione esterna della sede della FAO, ha sradicato la bandiera con la Stella di Davide. “Generazione dopo generazione, fino alla liberazione”, hanno scandito i delinquenti palestinesi organizzatori del corteo. Durante l’iniziativa ci sono stati vari riferimenti a Israele come Stato “genocida” e sostenitore di politiche di apartheid.

“Netanyahu come Hitler”, si leggeva su un cartello. In un altro, si accostavano le bandiere d’Israele e quella nazista. Messaggi di odio sono stati veicolati anche in altre iniziative sul territorio italiano. Durante un corteo organizzato a Livorno, in cui si è cantato “Intifada fino alla vittoria”, alcuni manifestanti sono saliti sulla scalinata del Comune e hanno coperto la bandiera della pace lì issata da alcune settimane con quella palestinese, gridando “Via, via, Israele”. Sempre da Livorno, il presidente della locale squadra di calcio, Joel Esciua, ha sporto denuncia contro ignoti per via di alcuni commenti antisemiti comparsi sulle pagine social di alcuni tifosi.

A Milano una manifestazione non autorizzata è stata bloccata dalle forze dell’ordine all’altezza di piazza Loreto. Odio in piazza anche ad Aosta, durante un altro corteo pro-Palestina, dove qualcuno ha gridato: “Israele sta facendo ai palestinesi quello che i nazisti hanno fatto agli ebrei”.

Da parte delle comunità islamiche in Italia, nessun presa di distanza, nessuna condanna. Sono fatti tutti della stessa pasta scaduta.

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