Cassazione, dubbi ideologici più che giuridici. Il solito attacco mascherato al Governo Meloni
Purtroppo, si ripete la solita tiritera: una parte della magistratura, attraverso sentenze o “dubbi di costituzionalità”, continua sistematicamente a ostacolare ogni iniziativa del Governo che va nella direzione della fermezza e del rispetto delle regole.
Adesso tocca all’accordo con l’Albania. Secondo la Cassazione, questo accordo sarebbe fallimentare, addirittura in contrasto con la Costituzione
Ma la verità è un’altra: non si vuole nemmeno lasciare che funzioni. C’è chi, ideologicamente, vuole impedire che il Governo possa dimostrare che fermare i flussi illegali è possibile e necessario.
Non è un caso che la sinistra si schieri, come sempre, dalla parte della magistratura militante. Questo è il vero tradimento: gli italiani sono stanchi dei clandestini, stanchi di un’immigrazione incontrollata che colpisce, in particolare, chi vive nelle periferie, nei quartieri popolari, chi usa i mezzi pubblici e non può permettersi ville blindate o scorte private.
E qui emerge il solito doppio standard: le élite che pontificano sui “diritti” vivono ben lontane dalle conseguenze dell’immigrazione incontrollata, mentre il popolo paga il prezzo più alto in termini di sicurezza e degrado
La sinistra italiana ha perso il cuore per il proprio popolo, e lo dico con tristezza. Destra o sinistra che sia, un senso di appartenenza nazionale dovrebbe essere il minimo comune denominatore. Invece no: ci si affida a giudici che troppo spesso sembrano più portavoce di un’ideologia che garanti imparziali della legge.
È questo il punto più grave: la magistratura non può e non deve essere condizionata da visioni ideologiche, eppure da decenni assistiamo all’infiltrazione sistematica di un certo approccio culturale nei tribunali, nelle università, nelle istituzioni
Non è un caso: il veleno culturale nasce dal ’68, quella rivoluzione che ha ribaltato valori, autorità, ordine e buon senso. Il ’68 ha dato il via alla decadenza dei popoli occidentali, spacciando per progresso quello che, in realtà, è stato il crollo dei punti di riferimento.
E non è un’esagerazione: basti pensare alla cancel culture, al politicamente corretto, ai roghi di libri, all’abbattimento di statue, tutti fenomeni figli diretti di quell’epoca
Le università, impregnate di quella mentalità, hanno formato generazioni di giuristi che oggi, in nome di una presunta superiorità morale, si permettono di bloccare ogni tentativo concreto di fermare l’immigrazione illegale e tutelare la sicurezza dei cittadini.
L’accordo con l’Albania non sarà perfetto, ma è un tentativo concreto di contrastare un problema reale che i tribunali non possono ignorare o strumentalizzare
Continuare a sabotare l’azione del Governo in nome di astratti principi ideologici non solo è ingiusto, è profondamente pericoloso.
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