• Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
oAdHoc News Quotidian
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
AdHoc News Quotidiano
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Cronaca

Case occupate, proprietà violata: chi difende davvero la giustizia?

di Simona Codevilla
21 Luglio 2025
In Cronaca
0
Case occupate, proprietà violata: chi difende davvero la giustizia?
22
VISITE
CondividiTwitta

Case occupate, proprietà violata: chi difende davvero la giustizia?

In Italia esiste una forma di ingiustizia taciuta, che spesso non compare nei dibattiti mainstream o nei palinsesti televisivi.

È la storia di migliaia di cittadini che hanno acquistato, costruito, ereditato o semplicemente affittato una casa – e se la sono vista sottrarre con la forza da chi l’ha occupata abusivamente.

Una ferita che riguarda tutti

Queste persone spesso non hanno voce. Combattono battaglie legali lunghissime e logoranti, senza mai ottenere piena giustizia. Perdono soldi, salute, dignità. E paradossalmente, in questo Paese, vengono talvolta additate come “privilegiati” da una parte dell’opinione pubblica che tende a giustificare l’occupazione abusiva in nome di presunte rivendicazioni sociali.

Ma da quando in poi l’illegalità è diventata uno strumento accettabile per ottenere un diritto?

E soprattutto: chi difende davvero chi ha subito un danno grave e reale?

La proprietà non è un crimine
C’è chi, in modo sempre più esplicito, teorizza l’abolizione del diritto di proprietà privata. A Torino – come in altre città – si è persino discusso di requisire le case sfitte e redistribuirle, ignorando che dietro a quelle case ci sono spesso famiglie, sacrifici, debiti, mutui, investimenti onesti.

Alcuni contestano le misure contenute nel nuovo “decreto sicurezza” che intende rafforzare le tutele per i proprietari e contrastare le occupazioni illegali, definendolo “oppressivo” o “repressivo”

Ma non si rendono conto che la vera oppressione la subiscono i legittimi proprietari, che lottano per riavere ciò che è loro. Nessuno pensa a loro, nessuno ne parla davvero.

Povertà reale o alibi sociale?

È giusto farsi una domanda scomoda, ma necessaria: quante delle persone che occupano case abusivamente non possono davvero permettersi un affitto o un mutuo? E quante, invece, lo fanno per comodità, ideologia, o perché spinte da organizzazioni criminali che lucrano sul disagio altrui?

Esiste, purtroppo, un business dell’occupazione

Alcune organizzazioni – a volte legate alla criminalità organizzata – gestiscono interi stabili, lucrano sugli allacci abusivi, rivendono spazi, “affittano” illegalmente posti letto. È questa la giustizia che si vuole difendere?

La vera domanda è: chi difende chi subisce?

Chi ha il coraggio oggi di mettersi dalla parte delle persone perbene che, nel silenzio delle istituzioni e nell’indifferenza di certa politica, vivono un’ingiustizia quotidiana?

Le occupazioni abusive non risolvono il problema della povertà, lo spostano semplicemente da una parte all’altra della società. La vera giustizia è quella che garantisce il rispetto della legge, la tutela della proprietà, il diritto alla sicurezza.

La soluzione?

La vera soluzione non è legittimare l’illegalità. È costruire politiche abitative serie, che mettano al centro i più fragili senza penalizzare chi ha lavorato onestamente per avere una casa.

È proteggere le persone, non gli abusi

Chi ha davvero a cuore la giustizia sociale, deve iniziare col riconoscere chi la giustizia l’ha subita sulla propria pelle.

Leggi anche:

https://www.adhocnews.it/

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE

Tags: ABUSIVICASAIllegalitàIN EVIDENZAOCCUPAZIONE
Articolo precedente

Chi trova un like non trova un amico

Prossimo articolo

L’arte non è neutrale: il concerto di Gergiev sotto lo sguardo critico del ministro Giuli

Prossimo articolo
L’arte non è neutrale: il concerto di Gergiev sotto lo sguardo critico del ministro Giuli

L'arte non è neutrale: il concerto di Gergiev sotto lo sguardo critico del ministro Giuli

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Contatti e informazioni AdHoc News
  • Partners & Advertising
  • Privacy policy
  • Cookie policy

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.