Calcio, Serie A: ancora modifiche ai regolamenti a causa del Covid-19

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Calcio, Serie A: svolta epocale nei regolamenti a causa del Covid-19

A una settimana dal ritorno del calcio in Italia con le semifinali di Coppa Italia, mentre la Serie A tornerà il 19 giugno, la Federazione ha annunciato una svolta epocale. Al termine del Consiglio Federale è infatti arrivato il via libera alle cinque sostituzioni fino al termine della stagione 2019-2020 in Serie A.

È stato così recepito il parere dell’Ifab sulla proposta della Fifa di una modifica provvisoria alla Regola 3 del Gioco del Calcio, quella sul numero massimo di cambi consentiti. Varrà nelle competizioni che saranno completate entro il 2020.

Si tratta, appunto, di una vera e propria rivoluzione epocale, figlia della lunghissima sosta per la pandemia di Coronavirus. Un’interruzione di tre mesi dalla quale è scaturita la conseguente compressione delle giornate rimanenti durante i mesi estivi.

Serie A e B si adeguano quindi a quanto già accade in Serie C. Per effettuare le cinque sostituzioni ci saranno però delle regole da rispettare.

CINQUE CAMBI, TRE INTERRUZIONI

Ogni squadra potrà infatti sfruttare al massimo tre interruzioni della partita, oltre all’intervallo previsto tra i due tempi di gioco. Nell’eventualità di disputa dei tempi supplementari, è prevista la possibilità di una quarta interruzione oltre a quelle previste tra la fine dei tempi regolamentari e l’inizio del primo tempo supplementare, così come tra il primo e il secondo tempo supplementare. Quando le due squadre effettueranno una sostituzione nello stesso momento, questa verrà considerata un’interruzione della gara utilizzata per le sostituzioni da entrambe le squadre.

Le prime partite in cui si assisterà alla novità saranno le semifinali di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Milan e tra Napoli e Inter in programma rispettivamente il 12 e il 13 giugno.

Il campionato tedesco ha già adottato la stessa regola da quando, a fine maggio, si è ufficialmente ricominciato a giocare. In ogni caso è difficile immaginare che la svolta possa essere confermata anche per la prossima stagione, sebbene un maggior coinvolgimento dei giocatori dalla panchina sia da tempo una delle richieste più decise dell’Associazione Calciatori.

Probabilmente saranno contenti gli allenatori, che avranno vicino a sé in panchina qualche scontento in meno. Ma ad esser sinceri, con tutte le modifiche momentanee introdotte da questo regime restrittivo, continuiamo a chiederci quale valore sportivo abbia l’assegnazione di trofei in una stagione del genere.

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