Burocrazia Sovietica e Troppi Bonus: i limiti della Destra di Governo

Burocrazia Sovietica e Troppi Bonus: i limiti della Destra di Governo

Fino ad oggi il mio giudizio sul governo di Giorgia Meloni, e’ in chiaro-scuro.

Si, forse, sta facendo meglio rispetto agli ultimi governi, ma, tutto sommato, la strada che percorre e’ più o meno la stessa dei governi passati.

Cioè bonus, bonus e bonus, spesa pubblica, spesa pubblica e spesa pubblica, un finanziamento di qua, un finanziamento di là, assunzioni da parte dello Stato, l’economia che cresce con un andamento da lumaca, la pressione fiscale e’ sempre quella, anzi, forse, e’ pure aumentata, burocrazia sempre in stile sovietico.

Insomma, anche questo, come gli altri, e’ un governo che scava sempre in superficie e mai in profondità. Metro in più metro in meno.

Bene, invece, la riforma della giustizia, ma e’ soprattutto questo senso di stabilità che trasmette, anche agli occhi del mondo, che forse e’ il punto di forza di questo governo.

Sulla politica estera, bene nei rapporti con gli Stati Uniti e nei suoi tentativi di fare da ponte fra l’America e l’Europa.

Male invece su Israele, troppo accomodante nei confronti dei palestinesi.

Troppo appiattita sulle posizioni pro-Ucraina.

Sulla lotta all’immigrazione clandestina, sia quella in entrata che quella in uscita, non ha fatto molto.

Nel frattempo si attende la riforma presidenziale, che ha partorito invece il premierato, che e’ bloccato in qualche luogo del parlamento, e non se ne parla più.

Si vocifera anche di una riforma elettorale in senso proporzionale, il che sarebbe una follia pura.

Detto tutto questo, ho altre preoccupazioni e riguardano la trasformazione di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni.

1) Temo che si stia “normalizzando” troppo.

2) Temo che sia diventata troppo “europeista”, nel senso di questa Unione Europea.

3) Temo che stia diventando troppo “liberale”.

4) Temo che si stia troppo spostando al centro e si stia troppo democristianizzando.

Insomma, ho l’impressione che Giorgia Meloni, piano, piano, possa diventare la fotocopia di Gianfranco Fini.

E non e’ un caso che Fini si sia riavvicinato in questi ultimi anni.

E questo dovrebbe preoccupare. Perche sono due le cose: o Fini e’ diventato sovranista e populista, oppure Giorgia Meloni non e’ più sovranista e populista.

E questo riguarda anche quelli che fino a ieri etichettavano la Meloni come sovranista, razzista, populista, nemica dell’Europa, e oggi, invece, sono diventati suoi sostenitori.

O sono cambiate queste persone o è cambiata lei.

La destra deve fare la destra.

Cito una famosa frase di un grande uomo di destra e conservatore, Barry Goldwater: “La moderazione non sempre e’ un pregio e l’estremismo non sempre e’ un difetto”.

Ecco Giorgia, cerca di essere meno “moderata”.

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