B.A.C.A.®️ ovvero Bikers Against Child Abuse

b.a.c.a.

B.A.C.A.®️ Hanno i road-name, che servono ad identificarsi tra di loro e a presentarsi ai bambini. Come per riconoscere una nuova vita anche nella ”MISSION” a cui si sono dedicati. Sono gente comune che incontriamo ogni giorno. Ma sono ”BIKERS”, inutile fare gli ipocriti, non sempre ci ispirano fiducia.

Eppure per molti bambini questi BIKERS sono la risposta. Con i loro valori imprescindibili, i tatuaggi, i loro GILET di pelle, i loro orecchini, la loro barba lunga e, soprattutto, il loro cuore così grande.

Sono i BIKERS di B.A.C.A.®️ acronimo di Bikers Against Child Abuse (motociclisti contro l’abuso sui bambini).

Bikers che mettono a disposizione il loro tempo, le loro competenze e soprattutto il loro cuore. Per offrire ai minori vittime di abusi la forza per tornare a vivere nel loro mondo senza aver più paura.

B.A.C.A.®️ nasce in America 25 anni fa ed oggi è presente in quasi tutto il mondo. In Italia (prima in Europa) è capillarmente presente con Chapter in tutte le Regioni.

Grang e Sensei

Incontro GRANG e SENSEI, rispettivamente Presidente e Responsabile della Sicurezza dell’ ”Old Bridge Chapter” di  Firenze. Mi accompagneranno nella scoperta di questo meraviglioso mondo dl B.A.C.A.®️ facendomelo apprezzare.

SENSEI, mi spiega che, entrando in B.A.C.A®️, si accetta uno stile di vita con regole chiare e precise. Si intraprende un lungo percorso formativo ed una volta concluso, si diventa “MEMBRO di B.A.C.A.®️”. Questo status permette di poter essere un PRIMARY, ovvero essere il punto di riferimento 24/7, di un minore che vive nella paura.

“Non possiamo permetterci di sbagliare” mi dice GRANG. “Perché abbiamo a che fare con un bambino che ha già sofferto tanto ed ha perso fiducia negli adulti, e rischieremmo quindi di causargli ulteriori danni”.

B.A.C.A.®️ in Italia agisce a supporto dei minori all’interno delle strutture preposte ad accogliere minori vittime di abuso e/o violenza. Su richiesta degli operatori Socio-Assistenziali delle stesse famiglie o dei tutori legali dei minori. Il tutto comunque in collaborazione con le istituzioni.

L’incontro con il minore

L’incontro con il minore avviene attraverso una “cerimonia di Ingresso nella famiglia B.A.C.A®️”, durante la quale viene consegnato un gilet con i simboli di B.A.C.A.®️ Vi è inoltre un protocollo che prevede la possibilità di vegliarlo sotto la sua casa, ”scortandolo” con le moto in tutte le attività didattiche, ludiche, sportive e mettendo in atto campagne di sensibilizzazione, atte a rendere noto che questi biker sono l’ostacolo tra il bambino e chi vuole fargli del male.

È prevista inoltre la possibilità di accompagnare i minori in tribunale per infondere loro coraggio quando si trovano a testimoniare.

Ogni Chapter entra in contatto con le autorità competenti (per fare qualche esempio: Questura, Assistenti Sociali, Tribunale dei Minori) e si mettono a loro disposizione.

B.A.C.A.®️ opera brillantemente in Italia, supportando ed operando con un numero crescente di minori sia all’interno delle strutture che nelle famiglie.

In collaborazione con ZioVin

 

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