Amministratore delegato: cosa rischia e come può scegliere di assicurarsi

Crescono le preoccupazioni legate alla gestione green pass e fallimenti aziendali; a rischiare non sono più soltanto le grandi imprese.

amministratore delegato

Amministratore delegato in Italia… questo sconosciuto! Già perché quello che in America viene chiamato CEO, con la mente che corre immediatamente a Jeff Bezos, esiste anche in Italia; e non solo in aziende della monumentale portata finanziaria di Amazon. Lo Chief Executive Order è la figura apicale che gestisce le strategie aziendali; non mancano le controversie in cui può trovarsi coinvolto chi ricopre questo ruolo.

Amministratore delegato: cosa rischia?

Sono, infatti, sempre più frequenti i contenziosi contro le aziende e i loro vertici. Se si pensa a quelle quotate in borsa, ad esempio, il fenomeno delle “bad news” è routine. Una “cattiva notizia” causa il crollo del valore delle azioni; gli azionisti chiedono risarcimento, soprattutto, se dietro a tutto ci sono incidenti informatici. O peggio ancora chi guida l’azienda ha mancato nella protezione dei dati personali. Privacy, GDPR… parolacce simili sono scarabocchi presenti sulle agende di tutti i manager di oggi!

La sostenibilità ambientale è un’altra delicata tematica all’ordine del giorno; le imprese odierne devono costantemente aggiornare il loro impatto ambientale, onde evitare brutte sorprese.

Stiamo, inoltre, importando dall’America altri due anglicismi: class action e litigation funding. Nel primo caso, si parla di azioni collettive portate avanti da una categoria di soggetti; hanno in comune una questione, dalla quale si reputano danneggiati. Il secondo episodio riguarda, invece, finanziatori che decidono di investire in un contenzioso giudiziale di terzi. Già nel 2019, il Sole 24Ore ne parlava a proposito di fenomeni che coinvolgevano la penisola.

Non solo grandi imprese…

I casi precedenti fanno pensare ad un coinvolgimento esclusivamente di grosse aziende, magari internazionali; la pandemia, tuttavia, ha esteso anche alle PMI il problema.

Sono due i comunissimi casi in cui il management aziendale può esser chiamato a rispondere del proprio operato. Oltre alle conseguenze ormai note di ipotetici inadempimenti fiscali, il virus ha accelerato la diffusione a macchia d’olio dei fallimenti aziendali.

Altro delicato argomento legato in qualche modo al covid, è il corollario green pass. Non serve una ricerca SEO per sentir parlare di licenziamento illegittimo. Dopo l’introduzione dell’obbligo di certificazione, si susseguono le proteste di chi si vede “costretto” al vaccino per potersi recare al lavoro.

 

Da questo breve excursus, si evince l’esigenza di una copertura assicurativa; riguarda gli amministratori di piccole, medie e grandi imprese, internazionali o casalinghe.

Il prodotto già esiste sul mercato e si chiama polizza D&O (DIrectors & Officers). Lo scopo del contratto è tutelare il patrimonio personale del management aziendale dalle richieste di risarcimento di terzi.

Non deve prescindere da un’attenta politica di gestione dei rischi, volta a minimizzarne la frequenza. E non è l’unico pensiero di chi gestisce un’attività, anche perché le richieste danni attivano in genere diversi tipi di polizze.

Del resto, fare l’imprenditore è una missione, non un lavoro…

 

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