Alle Sardine del kenyano Ogongo, Matteo Salvini risponde con i Gattini

Le Sardine si diffondono rapidamente, il gruppo nato su Facebook ha già decine di migliaia di iscritti e prepara una manifestazione a dicembre. Salvini risponde con “Gattini per Salvini“, e pubblica un micio con il pesce in bocca: “cosa c’è di più dolce e bello? Ai vostri bambini piacciono sardine e pesciolini? Mettete la foto nei commenti! Miao!”. Questo è il livello a cui si è ridotta la sfida politica italiana.

Un modo ironico per ridimensionare la portata del movimento “sardiniano”, che tuttavia si distingue per il livello da ground zero. Salvini è pronto ad allargare il suo raggio dall’Emilia-Romagna – sede il 26 gennaio delle elezioni regionali che vedranno la sfida tra il dem Stefano Bonaccini e la leghista Lucia Borgonzoni – a tutta l’Italia; potrebbe anche senza toccare terra con i suoi amati social. 
 

Ancora più eloquente la foto pubblicata sul web, dove si vede un gattino intento a divorare una sardina. Una palese dichiarazione di guerra all’omonimo movimento.

L’iniziativa lanciata da Salvini ha riscosso grande successo: quasi 5mila condivisioni e più di 10mila commenti al post, molti dei quali con allegata l’immagine di un gatto o di un animale domestico. Complimenti anche ai seguaci del leader leghista.

Numeri importanti che hanno convinto Salvini a proseguire la sua campagna contro le “sardine”. E infatti sui suoi profili social del è apparsa la foto di un altro gatto, seduto a tavola davanti a un piatto a base di… indovinato, sardine. Per la precisione, un pesciolino già tagliato e pronto per essere mangiato. Come Salvini vuol fare con le “finte” sardine.

Speriamo che lo spin doctor di Salvini e la sua Bestia algoritmica si fermino ai gattini.

 

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