Aerei. In Europa, come nel resto del mondo, basta mascherine. In Italia no

mascherine

Basta mascherine in aereo. E non lo dico io, ma due soggetti piuttosto importanti: EASA e ECDC. Quanto ci piacciono gli acronimi, ci fanno sentire tanto americani. Per la precisione: Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea e Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie.

In una nota, questi due piccoli organismi, levano l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine da aeroporti e aerei. In Inghilterra è già così da diverso tempo. Ma loro, furbescamente, hanno salutato il mostro europeo.

Poi arriva la Grande ItaGlia. Con i suoi LUMINARI. Con il Ministero della Salute e della Speranza. Che fa la voce grossa in Europa facendo capire a tutti chi comanda sul serio. E così quel ministro di rinterzo che sembra un uccellino di nido appena scappato dalla bocca del gatto va sentire il suo ruggito.

In Italia tutti ancora schiavi della museruola almeno fino al 15 giugno. E mica basta la mascherina. L’obbligo rimane sulle FFP2. Insomma tutta l’Europa dice addio alla schiavitù delle mascherine ma noi dobbiamo per forza distinguerci.

E così FFP2 a manciate: cinema, teatri, mezzi di trasporto, palazzetti e scuole. Poi nelle aziende private si arriva addirittura al 30 giugno. Ma negli uffici pubblici non è obbligatoria. Misteri della fede o dei sindacati.

Bravi Speranza e compagnia cantante. Con la scusa di fare il bene dell’Italia, fanno soltanto il loro di bene. Alimentando i già cospicui conti in banca e foraggiando i loro smisurati ego che, una volta finita questa emergenza viva solo per accanimento terapeutico governativo, torneranno ad essere nullità.

E gli italiani, ormai completamente plagiati, mormorano frasi incomprensibili dietro le loro mascherine. Con gli occhi velati di chi ha perso speranza e dignità. Speranza, purtroppo, con la “s” minuscola.

 

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