Addio a Malcolm-Jamal Warner, il “Theo” dei Robinson. Una vita segnata dal talento e dal dolore
È morto a 54 anni Malcolm-Jamal Warner, l’attore che il mondo ha conosciuto e amato nel ruolo di Theo Huxtable nella celebre sitcom I Robinson (The Cosby Show). Warner è deceduto il 20 luglio 2025, annegato in mare durante una vacanza con la famiglia a Playa Cocles, in Costa Rica. Secondo le autorità locali, la causa del decesso è stata l’asfissia da annegamento, provocata da una corrente marina improvvisa.
La sua scomparsa ha sconvolto fan e colleghi, che lo ricordano come un artista completo, una persona generosa e un simbolo della televisione afroamericana degli anni ’80 e ’90.
Ma la vita di Warner non è stata priva di dolore. Accanto ai suoi successi professionali – che includono anche il ruolo in Malcolm & Eddie, una carriera musicale e una vittoria ai Grammy – l’attore ha portato con sé una ferita profonda: la morte prematura di Michelle Thomas, sua compagna di vita negli anni ’90.
Michelle, attrice brillante e solare, era nota per i suoi ruoli in I Robinson (dove interpretava Justine Phillips, la fidanzata proprio di Theo) e in Otto sotto un tetto (Family Matters), dove interpretava la dolce Myra Monkhouse, l’innamorata di Steve Urkel. I due si erano conosciuti proprio sul set, e la loro relazione era diventata una delle più amate anche fuori dallo schermo.
Michelle Thomas è morta nel 1998 a soli 30 anni, a causa di una rara forma di cancro allo stomaco. Malcolm le restò vicino fino all’ultimo istante. «Era la mia anima gemella», disse in un’intervista tempo dopo. Una perdita che lo segnò profondamente e che ha lasciato un’ombra silenziosa nella sua biografia umana, molto più che artistica.
Oggi, mentre si piange la scomparsa di Malcolm-Jamal Warner, molti fan ricordano anche quel legame intenso e tragico che univa due giovani promesse della TV americana. Entrambi morti troppo presto, entrambi legati da un filo invisibile che oggi sembra ricongiungerli nella memoria collettiva di chi li ha amati.
Nel suo ultimo podcast pubblicato il 18 luglio, Warner parlava di dignità, radici e identità culturale. Parole che oggi suonano come un testamento spirituale. «Essere Black non è solo resistere, è creare, è amare, è lasciare un’eredità», diceva. E la sua, nel cuore di chi lo ha seguito da quel salotto newyorkese della famiglia Huxtable fino alle ultime apparizioni in The Resident, è un’eredità di affetto, talento e autenticità.
Leggi anche:
www.facebook.com/adhocnewsitalia
SEGUICI SU GOOGLE
