Aborto: adesso è tutto molto più semplice entro i due mesi

ABORTO

Aborto – Una doverosa premessa: non sono un medico, non sono uno psicologo, un sociologo o un tuttologo. Quello che scriverò è unicamente un piccolo studio e l’esternazione della mia coscienza.

Mifepristone. Parola difficile da scrivere e pronunciare. Conosciuto anche come RU-486. È una pillola che porta all’aborto chimico entro il secondo mese di gravidanza.

Nella maggior parte degli Stati europei, dove ciò è permesso a livello normativo, tale farmaco è utilizzato perché permette l’interruzione volontaria della gravidanza (ivg) senza il bisogno di ospedalizzazione.  In Italia la normativa è cambiata in questi giorni, togliendo l’obbligo di ricovero.

I freddi numeri ci raccontano che in questo modo, c’è un sensibile risparmio a favore del sistema sanitario. Gli stessi numeri ci raccontano anche che l’igv attraverso il RU-486 si attesta intorno al 20%.

Il mio pensiero

Secondo me non bisogna gridare per forza allo scandalo contro il governo (che, come sapete non gode dei miei favori). L’Italia si è uniformata a una tendenza europea che, senza apportare rischi clinici per la donna, produce un risparmio. In termini economici e di posti letto e di risorse.

Da una prospettiva morale, per me l’aborto è una ultima ratio da utilizzare in situazioni estreme. Faccio degli esempi: deformità del feto, pericolo di vita per la madre, stupro. E pochi altri casi.

Se sei una deficiente che si è fatta ingravidare perché troppo “sbadata” per prendere le giuste precauzioni, il figlio te lo tieni. L’aborto non è un metodo per mettere un rimedio alla stupidità.

Il farmaco RU-486 non deve essere preso come un via libera per abortire senza pensiero. L’ivg è una cosa che segna in maniera irrimediabile la vita di una donna e non deve essere presa alla leggera. In nessun modo.

Il punto nodale è: abortire è giusto o no? Ognuno ha la sua idea etica, morale, religiosa. E decisamente insindacabile. Nel nostro paese il popolo si è espresso a favore dell’aborto col referendum del 1981.

Dato che in Italia l’aborto è legale, è sacrosanto compito dello Stato fare in modo che avvenga nella maniera più sicura, etica e economica possibile.

 

Leggi anche: La sinistra ha bisogno del Babau per avere una ragione di vita

www.facebook.com/adhocnewsitalia

www.youtube.com/adhoc

Tweet di ‎@adhoc_news

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version