A Venezia quel “Si” che fa sognare (e fatturare)

A Venezia quel “Si” che fa sognare (e fatturare)

Arriva Jeff Bezos, sbarca con Lauren Sánchez e Venezia si risveglia come in un film: gondole tirate a lucido, camerieri in frac, fiori ovunque, conti bancari che sorridono.

In pochi giorni questo matrimonio ha portato alla Serenissima un’esposizione mediatica planetaria, ma soprattutto soldi veri, quelli che finiscono nelle tasche di chi lavora

Diciamolo senza troppi giri di parole: nessun festival, nessuno spot, nessuna starlette avrebbe potuto fare tanto. Eppure qualcuno si indigna, mugugna, borbotta e pontifica, si tratta di “circo mediatico” e quanti “sprechi”. Ma non sarà, per caso, che siete stati colti da un pizzico di invidia sociale?

Che, per carità, a piccole dosi, é pure comprensibile, perché mentre molti di noi contano le monetine, Bezos distribuisce milioni, come Babbo Natale distribuisce caramelle al centro commerciale durante le festività natalizie

E mentre lo fa sorride.

Chi critica questo matrimonio forse non si rende conto che, dietro questo evento planetario, c’è un indotto economico gigantesco che Venezia non vedeva da anni.

La verità? Spesso certe polemiche puzzano di rabbia e frustrazioni personali.

Venezia, intanto, ringrazia e fattura, gondolieri, fioristi, camerieri, musicisti, tutti felici

E la sposa? Altro che “donna trofeo”.
Lauren è un uragano di energia, carriera, idee e fascino. Non è la bella statuina di fianco al miliardario, è una donna che si è fatta da sola, senza bisogno di tutori.
In breve, Lauren Sánchez non è solo “la moglie di”, ma è una giornalista pluripremiata, pilota, imprenditrice, autrice e filantropa, una donna capace di costruirsi una carriera ricca di successi prima ancora di diventare Mrs. Bezos. Un mix tra glamour e determinazione, la fonte d’ispirazione accanto al “suo”miliardario.

E Jeff?

Lui, che forse é il miliardario piu ricco del mondo, sorride tranquillo, quasi a volerci dire: “Guardatemi, ho tutto, ma volevo ancora l’Amore.”

E ci commuove un po’, perché non c’è portafoglio che sia in grado di far battere un cuore innamorato.

Alla fine, questa fiaba lussuosa ci ricorda una cosa semplice: l’amore muove il mondo

Possiamo sposarci a bordo di un galeone veneziano tra diamanti e paparazzi, o in jeans, in una chiesetta di campagna.
Non cambia nulla: la vera scommessa è trovare la propria anima gemella, quella con cui emozionarsi anche solo guardandosi negli occhi, con cui ridere, piangere, litigare, vivere e invecchiare insieme (il più tardi possibile) e poi amare, amare tanto.

Insomma quella persona con cui sentirsi un po’ milionari, anche senza yacht

E allora sì, ringraziamo pure i Signori Bezos, perché ci avete regalato un sogno, e ogni tanto sognare è l’unica cosa che conta davvero.

Viva Venezia.

Viva gli Sposi.

Viva l’Amore.

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