A un anno dalla riconferma dell’attuale amministrazione comunale, Firenze continua a occupare stabilmente le ultime posizioni in Italia per sicurezza urbana
Di fronte a questo dato allarmante, l’atteggiamento di una certa sinistra cittadina — che continua a scaricare ogni responsabilità sul Governo — è diventato una scusa puerile, oltre che una strategia ormai logora e offensiva per l’intelligenza dei fiorentini.
Il Governo, da parte sua, ha dato segnali chiari e concreti:
ha approvato nuove norme più severe contro la violazione di domicilio;
ha stanziato fondi straordinari per il carcere di Sollicciano, da tempo in condizioni critiche;
ha potenziato organici e risorse per le forze dell’ordine, con nuovi bandi e investimenti strutturali;
Ha promosso il rafforzamento della videosorveglianza urbana in centinaia di comuni
A questi atti concreti, si aggiunge il costante sostegno a proposte serie come quella dell’apertura di CPR (Centri di Permanenza per i Rimpatri) sul territorio toscano, richiesta non solo dalle opposizioni ma anche da numerosi operatori del settore. Proposte puntualmente ignorate — o peggio, osteggiate — dall’amministrazione fiorentina.
La narrazione secondo cui l’insicurezza sarebbe solo una questione di “percezione” non è più credibile. I dati parlano chiaro. E continuare a cercare alibi esterni è l’ammissione implicita di una totale incapacità gestionale.
Se si continuerà su questa strada, Firenze rischia di guadagnarsi il podio di città più insicura d’Italia ben prima di vedere la Fiorentina vincere uno scudetto o giocare in un nuovo stadio.
Serve serietà, non propaganda. Servono risposte, non scaricabarile.
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