Cittadinanza indigesta
Voglio proprio dirla come me la sento.
Vedo che sui social la presa di posizione del sindaco Sara Funaro che dinega la cittadinanza di Firenze alla relatrice ONU viene accolta con parole che vanno dall’apprezzamento all’entusiasmo.
Nessuno si è soffermato sulle sue altre parole che corredano la sofferta decisione
Ebbene, come si può leggere anche nell’intervista al Corriere della Sera, tutto ciò che dice, cittadinanza a parte, è identico a quello che farnetica la fiancheggiatrice di Hamas, dal giudizio su Netanyahu a quello su Israele, dal sostegno ai palestinesi alla mancata menzione del 7 ottobre e degli ostaggi.
Nessuna parola sui ripetuti gravi episodi di antisemitismo, non pochi anche a Firenze, niente sul piano di pace, niente sulle aggressioni da più fronti che Israele deve fronteggiare, niente sulle ridicole pretese di riconoscere uno stato inesistente
Funaro ha semplicemente e pilatescamente parlato di non opportunità, senza entrare nel merito e, come detto, definire divisiva la signora è come servire un purgante facendolo passare per un digestivo.
Ella ha bisogno di mantenere il sostegno della sua maggioranza in comune che, a parte forse qualcuno, è completamente schierata con la Palestina libera dal fiume al mare, come hanno gridato nelle manifestazioni a cui hanno partecipato con convinzione, assieme a tutta l’opposizione di sinistra
Nel far questo si accomuna a quegli ebrei che cercano di mimetizzarsi, portando così acqua all’antisemitismo, con la scusa dell’antisionismo.
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