IL MAGICO MONDO AL CONTRARIO DI LEPORE
Secondo il Sindaco di Bologna, se la città viene sfasciata dai pro pal, la colpa non è dei pro pal (sia mai!) ma del Governo.
Roba da neuro?
No. È la posizione di Matteo Lepore e dello stato maggiore del PD bolognese
Infatti a seguito delle violenze dei facinorosi (ma sedicenti amanti della pace) con kefiah d’ordinanza e bandiera palestinese, in occasione della partita di Basket Virtus-Maccabi Tel Aviv, il primo cittadino bolognese ha incolpato il Governo di quanto accaduto e più in particolare il Ministro Piantedosi reo di aver voluto fare giocare la partita e di non essersi piegato alle minacce degli estremisti che, da canto loro, avevano preannunciato guerriglia già nei giorni precedenti il match.
Lepore, invece, mostrando una certa gioiosa accondiscendenza verso il ricatto pro pal e assecondandone la minaccia ha chiesto a squarciagola che la partita fosse spostata o nel tempo o nello spazio (meglio tutt’e due) così da lavarsene le mani. Ma il Governo non ne ha voluto sapere
E,oggi, a violenze consumate, col piglio saccente tipico del piddino medio, il nostro si mostra contrito nei confronti dei bolognesi, ma non si sottrae alla narcisistica mistica del “te l’avevo detto io”. E, in un’improbabile accostamento tra i fautori di Hamas e le forze dell’ordine, giacula su una presunta prova di forza testosteronica (ma sì , un attacco al machismo ci sta sempre bene) fra Ministero degli Interni e estremisti.
Ora sembra di essere in un film di fantascienza ma non è così
Il grave è che questa gente ci crede davvero in quello che dice!!!
Qualcuno parla – non a torto – di mondo al contrario e in effetti quello di Lepore e del PD bolognese tal pare, tanto che lo stesso primo cittadino felsineo ha avuto anche la brillante idea di voler mandar le fatture per la riparazione dei danni non a chi ha provocato le devastazioni, ma al Ministero degli Interni.
Come provocazione fa ridere, ma è egualmente grave
La novella Pizia bolognese, quella del ,”te l’avevo detto io” dovrebbe sapere che nei mondo reale – cioè non quello del PD – i danni li paga chi li provoca. E quindi sarebbe opportuno che fossero i pro pal a pagarli.
Ora, si comprende che nel mondo Leporiano imputare qualcosa ai pro pal è peccato di lesa maestà. Loro sono i buoni, combattono per la pace (facendolo la guerra urbana), la loro causa è nobile (salvo flirtare con il terrorismo del 7 ottobre), se la prendono con Israele cattivo stato genocida (ma sono antisemiti eh, solo antisionisti); perciò, essendo infallibili per decreto
Leporiano, debbono andare esenti da colpe
Dunque chi meglio del Ministero deve essere incolpato per quanto occorso? In fondo Piantedosi poteva salvare Bologna e non lo ha fatto. Ha osato non cedere ai ricatti, peste lo colga! E ora, paghi i danni, perdio!
La vera domanda, caro Lepore, non è chi paga i danni, ma come è possibile che si usa arrivati acquisto punto.
Perché le vere responsabilità di ciò che è accaduto a Bologna (come altrove in precedenza) si annidano nella risposta a tale domanda
E allora, se volessimo davvero ricostruire le cose in modo obiettivo, dovremmo ricordare che Lepore è il primo sindaco che ha esposto la bandiera palestinese dai palazzi istituzionali inaugurando una triste (e illegale) prassi seguita da vari sindaci e presidenti di Regione di centrosinistra lungo tutto lo stivale).
Si dovrebbe altresì ricordare che Lepore e il centrosinistra da anni flirtano con i movimenti pro pal assecondandone la folle narrazione su Israele, portando in sedi istituzionali idiozie tipo i boicottaggi o le proposte di interruzione dei rapporti con lo stato ebraico.
Ed è così che gruppi di imbecilli deliranti sono progressivamente diventati soggetto politico di una certa forza (violenta).
L’alleanza fra la Sinistra istituzionale e le frange violente composte da centri sociali e maranza, ha determinato l’aumento del carico violento nelle piazze, ha causato l’implementazione dell’antisemitismo e, in ultima analisi, ha concorso e tutt’ora concorre a disegnare un clima eversivo
Di tal cose sarebbe opportuno che la sinistra si rendesse conto e mutasse indirizzo; altrimenti si corre il rischio concreto che -per l’eterogenesi dei fini – le fatture che il Sindaco Lepore vuole inviare al Ministero, gira e rigira, giungano invece proprio a Palazzo Accursio
Leggi anche:
