Nel progetto architettonico contemporaneo, gli infissi sono diventati sempre più determinanti dal punto di vista della definizione spaziale, influenzando in modo diretto la percezione dell’ambiente, la relazione tra interno ed esterno, l’equilibrio tra luce naturale e matericità.
In questo contesto, si è affermata con forza la tendenza verso infissi minimali, soprattutto in alluminio, sempre più gettonati non solo nei progetti di nuova costruzione, ma anche negli interventi di riqualificazione, dove si cerca di coniugare esigenze estetiche, vincoli tecnici e compatibilità con il costruito esistente.
Per comprendere meglio le ragioni di questa diffusione e il ruolo che tali sistemi stanno assumendo nei cantieri attuali, abbiamo parlato con Alberto Malerba, titolare dell’azienda Malerba Infissi, attiva da oltre 30 anni nella progettazione e produzione di serramenti ad alte prestazioni.
Dal dettaglio costruttivo al linguaggio architettonico: l’affermazione degli infissi minimali
La diffusione degli infissi minimali in alluminio è strettamente legata all’evoluzione dell’architettura residenziale degli ultimi vent’anni. Con il progressivo abbandono delle strutture massicce e la crescente adozione di sistemi costruttivi leggeri e a secco, è cambiato anche il modo di pensare le aperture.
Superfici vetrate estese, pareti complanari, soglie ribassate e interni a doppia altezza hanno imposto nuove esigenze di progetto, tra cui la necessità di eliminare discontinuità tra dentro e fuori e di garantire la massima uniformità tra serramento e parete. In questo scenario, la riduzione del telaio non è una semplificazione estetica, ma una risposta tecnica a un cambiamento più ampio, che riguarda il rapporto tra forma, luce e struttura.
L’alluminio ha reso possibile questo passaggio: permette di lavorare con profili sottili e resistenti, compatibili con aperture di grandi dimensioni e facilmente integrabili con controtelai a scomparsa. Queste caratteristiche costituiscono la base tecnica di molte soluzioni minimali di nuova generazione. Gli infissi minimali in alluminio proposti da Malerba Infissi, per esempio, prevedono un telaio completamente incassato nella muratura e sono progettati per integrarsi sin dalle fasi iniziali con eventuali sistemi oscuranti, assicurando uniformità estetica e prestazioni elevate.
Comfort e luce naturale: perché gli infissi minimali migliorano lo spazio
La scelta di infissi minimali incide direttamente sulla qualità degli ambienti interni, a partire dalla gestione della luce naturale. La riduzione della sezione del telaio e l’ampliamento della superficie trasparente consentono un ingresso più uniforme e profondo della luce, con benefici concreti sul comfort visivo, sulla percezione dello spazio e sul bilanciamento termico nelle diverse ore della giornata.
Questo tipo di configurazione valorizza anche il rapporto visivo con l’esterno, eliminando elementi di disturbo tra ambiente domestico e paesaggio o affaccio urbano. La continuità tra interno ed esterno non è soltanto un effetto estetico: contribuisce a rendere lo spazio più arioso, coerente e funzionale, soprattutto in abitazioni con aperture ampie o in progetti che puntano sull’integrazione con terrazze, logge o giardini.
Dal punto di vista abitativo, il miglioramento non riguarda solo l’illuminazione, ma anche il benessere termico. I profili in alluminio di ultima generazione integrano sistemi a taglio termico che riducono le dispersioni e favoriscono l’isolamento passivo, rendendo questi infissi adatti anche a edifici ad alte prestazioni energetiche, inclusi quelli in classe A o NZEB. La combinazione tra resa estetica e prestazioni contribuisce a definire spazi più confortevoli, efficienti e coerenti con le esigenze dell’abitare contemporaneo.
Tendenze colori e finiture: come cambia l’alluminio
L’evoluzione degli infissi minimali in alluminio non riguarda solo la struttura del profilo, ma anche l’aspetto visivo. Negli ultimi anni, le richieste di progettisti e committenti si sono orientate verso finiture sempre più sobrie, opache, uniformi: soluzioni che consentono al serramento di integrarsi nel contesto architettonico senza richiamare l’attenzione, mantenendo coerenza con pareti, pavimenti e rivestimenti.
Le palette più utilizzate si concentrano su toni neutri — grigi caldi e freddi, sabbia, tortora, bianco opaco, nero soft-touch — spesso scelti in abbinamento a materiali naturali come legno, pietra o intonaci materici. In questo contesto, l’alluminio si rivela un materiale estremamente duttile: può essere anodizzato, verniciato a polvere, oppure rifinito con trattamenti speciali antigraffio e antiriflesso, mantenendo inalterate le prestazioni meccaniche.
Questa varietà apre a soluzioni progettuali in cui l’infisso diventa un elemento tecnicamente rilevante: incassato nella muratura, con telaio ridotto e finitura tono su tono, contribuisce a costruire un linguaggio architettonico pulito e riconoscibile.
Non è un caso che molti studi prediligano sistemi che permettono una continuità cromatica tra serramento, vetro e parete, affidandosi a materiali capaci di mantenere stabilità estetica anche nel tempo e in condizioni atmosferiche variabili.
Un ruolo destinato a consolidarsi ancora
Nel prossimo futuro, la diffusione degli infissi minimali appare destinata a consolidarsi, non solo per motivi estetici o funzionali, ma per la loro capacità di integrarsi con modalità costruttive sempre più leggere, orientate alla flessibilità e alla reversibilità degli spazi.
In un contesto in cui l’abitare evolve insieme alle tecnologie e ai materiali, il serramento minimale in alluminio promette di confermarsi come soluzione compatibile con esigenze progettuali in trasformazione, anche grazie alla sua versatilità compositiva e alla capacità di dialogare con sistemi ad alte prestazioni energetiche.
Al di là delle tendenze, rimarrà naturalmente centrale il ruolo della progettazione: solo un’integrazione coerente tra infisso, struttura e involucro consente di sfruttarne appieno le potenzialità. Ed è proprio in questo equilibrio tra estetica e tecnica che si gioca la continuità del suo impiego anche nei contesti più complessi e diversificati.