Recensione fumetto: Diabolik 880, fuga forzata
Albo numero 880 del mese di giugno 2020.
Diabolik ed Eva sono su una splendida isola a godersi un po di sole e mare. Naturalmente la loro presenza in quella fantastica località turistica ha un secondo fine: rapinare la cassaforte del casinò sotterraneo.
Il piano sembra studiato bene ma i due non hanno fatto i conti con un violento uragano che anticiperà il suo arrivo sull’isola.
Questo numero di Giugno si legge molto velocemente, non presenta grandi dialoghi e la trama è molto scorrevole.
Molte sono anche le fasi action del fumetto che promette molto bene fin dalle prime pagine.
Purtroppo, a differenza di molti altri episodi, questa “fuga forzata” non presenta grandi colpi di scena e si assapora la sensazione di qualcosa di già visto.
In più ogni singolo episodio ed avvenimento del soggetto risulta prevedibile e scontato.
Anche da un punto di vista tecnico si nota un disegno meno accurato oltre a notare un’ imprecisione nei dettagli.
In qualche vignetta non c’è nessuna somiglianza con Diabolik ed Eva.
Fuga forzata sembra un albo disastroso ma io lo reputo invece un episodio mancato. Le idee erano buone ma secondo me sono state sfruttate male.
Indubbiamente si tratta di un passo falso ma non intacca certamente il carisma e il carattere dei personaggi che rappresentano fin da sempre questo fumetto.
Lo stesso Ginko è molto combattivo e come suo solito proverà con ogni stratagemma a catturare il suo principale nemico.
Sono certo che anche gli amanti più sfegatati di Diabolik non ameranno questo numero, nel complessivo, un giudizio globale non sufficiente.
VOTO: 5
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