Il parco delle Cascine è così per la biodiversità o l’ incuria?

Il parco delle Cascine è così per la biodiversità o l’ incuria?

Firenze – Cartelli con api sorridenti e slogan ecologici invitano i visitatori del Parco delle Cascine a non preoccuparsi se l’erba è alta: “Non tagliamo per favorire la biodiversità”

Un messaggio apparentemente virtuoso, ma che per molti cittadini suona come una giustificazione per mascherare una sempre più evidente mancanza di manutenzione. E il sospetto che la tutela dell’ambiente sia diventata un alibi per risparmiare sulle cure del verde urbano si fa strada.

Passeggiando tra i viali del parco più grande e importante della città, il quadro è chiaro: prati incolti, aree verdi lasciate all’abbandono, sporcizia, e uno scenario di degrado che stride con la vocazione storica e artistica di una città come Firenze, la fontana Medicea ridotta a cestino e vandalizzata.

Questa onestamente vorrebbe apparire “Un’iniziativa ecologica lodevole, e magari potrebbe esserlo in altri luoghi,” commenta un frequentatore del parco, “qui sembra solo incuria e una scusa per non tenere curato il parco”

E non si tratta di impressioni isolate. Associazioni come Italia Nostra hanno già denunciato pubblicamente il progressivo abbandono del parco, sollevando dubbi sull’effettiva volontà dell’amministrazione di preservarlo. “La sopravvivenza delle Cascine è a rischio,” si legge in un comunicato, “serve un piano serio e continuativo di manutenzione”.

Anche dal fronte politico arrivano critiche. Lorenzo Masi, capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Vecchio, ha sottolineato i ritardi nella riqualificazione dell’area ex Meccanò, ancora oggi in stato di degrado nonostante promesse e annunci risalenti al 2020.

Secondo il Comune di Firenze, la manutenzione del verde nel parco sarebbe affidata a un sistema misto tra operatori comunali e ditte appaltatrici. Le attività comprenderebbero sfalci, potature, decespugliamenti e raccolta foglie. Inoltre, viene promossa una “gestione differenziata” per incentivare la biodiversità. Ma per molti cittadini queste azioni restano sulla carta.

“Nel frattempo,” prosegue il residente, “il parco è lasciato ai bivacchi domenicali con fornellini a gas accesi nell’erba alta. Cosa accadrebbe se una scintilla finisse su quella sterpaglia quando tra non molto sarà secca? Non bastavano gli spacciatori, ora ci tocca temere anche gli incendi”

“Se si tornasse a votare domani, probabilmente il risultato sarebbe lo stesso. Firenze merita di più”.

Un cittadino propone con sarcasmo: “Sotto quei cartelli verdi mettiamoci una scritta: ‘Lasciate ogni speranza, o voi che entrate’”.

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