60.000 Assistenti Civici. I 5S buttano le reti per le prossime elezioni

Pagare qualcuno per non far nulla, magari per avere un voto. Di scambio

assistenti civici

Assistenti Civici – Ci risiamo. L’unico modo con cui il MoVimento 5 Stelle è salito alla ribalta parlamentare, e di conseguenza al governo, si sta riproponendo in salsa Covid. Dopo l’orrore del reddito di cittadinanza che, alla meglio ha creato fannulloni assistiti, e alla peggio ha finanziato allegramente la Camorra e le altre criminalità organizzate (nella nostra realtà il reddito di cittadinanza servito a pagare la manovalanza della camorra: parole e musica di Vincenzo De Luca, Governatore della Campania), adesso c’è il nuovo mostro a spese dei contribuenti.

Gli Assistenti Civici, 60.000 per essere precisi. Di utilità pressoché nulla, perché non avranno nessun potere sanzionatorio: potranno, al massimo, suggerire di stare un po’ più lontani tra di noi, immagino con quale successo. A far rispettare quel distanziamento fisico che viene erroneamente chiamato sociale (leggi qui il mio articolo).

Raccattati e formati un po’ alla meglio, nella mentalità dei grillini e dei piddini, potrebbero portare nelle loro stanche e spoglie urne (elettorali, non funerarie) una bella manciata voti che, in questi periodi di magra, sarebbero una discreta boccata di ossigeno. Le urne funerarie sono per l’Italia. Voto, di scambio.

La realtà è che ci saranno altri 60.000 assistiti dallo Stato, e quindi da noi, che invece di venire ricollocati in un lavoro vero – non si può, altrimenti la Bellanova piange – vengono stipendiati per non fare nulla. E quando il loro contratto sarà scaduto, state pur certi che un’altra sistemazione, sempre a spese nostre, gliela troveranno.

Magari per pagarli aumenteranno un po’ le tasse alle imprese. Così ammazzeranno gli agonizzanti e faranno andare via chi ancora ce la fa. Poi, un bel giorno, si accorgeranno che chi pagava le tasse non c’è più e con sapranno come mandare avanti il carrozzone assistenzialista che hanno creato e ingrassato. E allora, altro che Notte dei Lunghi Coltelli.

Italiani: popolo marcio che elegge persone marce. Che guarda ad oggi senza preoccuparsi che domani saremo, irrimediabilmente, tutti morti.

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