5Stelle. Ci riempiono sempre di perle. Adesso assaltano la Costituzione

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Ormai chi ha avuto il coraggio, per non dire l’incoscienza, di votare i 5Stelle lo sappiamo tutti. Basta cercare i dati su internet. Ma quello che vorrei sapere è: nessuno di quelli che li hanno votati si vergogna? Almeno un po’?

Certo, di sicuro sono ben felici i fruitori di reddito di cittadinanza che possono continuare a lavorare a nero. In questo modo hanno una doppia entrata. Ma gli altri? Quelli che credevano davvero che dando il potere a degli sprovveduti, l’Italia sarebbe risorta? Una manina sulla coscienza dovrebbero mettersela.

Lasciamo perdere il presunto tunnel del Brennero del fu ministro Toninelli (chiamato, non a caso, Toninulla). Andiamo a prendere la presunzione di certi personaggi.

Vi ricordate Pier Carlo Padoan, professore di economia, ex ministro delle finanze, vice segretario dell’Ocse, eccetera? Cercando di spiegare lo spread a Laura Castelli con calma, come a un bambino, ricevette una risposta devastante. “Questo lo dice lei!”. Si sa, la Castelli ha scritto trattati di economia.

La Costituzione italiana, un formalismo

C’è stato un intervento illuminante a Radio Radicale. Roberta Lombardi, 5Stelle, fra le altre Assessore alla Transizione Ecologica e Digitale alla Regione Lazio. Laureata in Giurisprudenza. E questo è un fatto decisamente aggravante.

Perché la Lombardi ha espresso in un modo legalmente demoniaco un suo pensiero:

Lombardi: Basta con questi vecchi. Ci vorrebbe un giovane a Presidente della Repubblica.
Giornalista: Beh, ma deve avere 50 anni.
Lombardi: E dove sta scritto?
Giornalista: Nella Costituzione.
Lombardi: Ora non ci attacchiamo a questi formalismi.

Grazie, grazie per aver permesso a questi presuntuosi di essere in parlamento. Di essere Ministri della Repubblica.

 

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