La Sampdoria arriva a Firenze con poche speranze: ormai la Serie B è a un passo, e non solo quella. Infatti le vicende di proprietà fanno temere alla burrasca del fallimento. E in casa Fiorentina, sappiamo bene cosa questo possa significare. Speriamo in una soluzione positiva, ma le sensazioni sono nefaste.
Italiano decide, giustamente di far rifiatare alcuni dei suoi titolari. Tranne Dodo, che ha quattro polmoni e si prende anche la gloria del suo primo gol in Serie A. Questo ragazzo, che per 6 mesi ha durato fatica ad ambientarsi al nuovo ambiente e che ha dovuto eliminare le scorie di un anno di inattività, è rifiorito. Ma ha anche capito perfettamente cosa sia Firenze e cosa siano i fiorentini. Non solo dà tutto per la maglia, ma è il primo a galvanizzare il pubblico. Dopo il gol, la su corsa sotto la Fiesole è stata sintomatica. Sempre più idolo e ora anche coi capelli viola.
Si deve registrare l’esordio del portiere Cerofolini, anche se la sua giornata è stata decisamente tranquilla. In difesa, accanto a Milenkovic cera Ranieri che, quando lo chiami, c’è sempre e difficilmente stecca. Interessante il centrocampo, con due falegnami come Duncan e Amrabat a supporto dell’educato Castrovilli, autore del primo gol. Di rara bellezza e tasso di difficoltà elevatissimo.
In attacco Gonzalez non aveva voglia. Probabilmente la partita non lo ha galvanizzato. Sottil mi ricorda un po’ il giovane Malusci: eterna promessa che non riesce a sbocciare. Mentre voglio spendere due parole per Jović: una partita intera, giocata e corsa. Ma soprattutto 3 assist. Forse allora ci stiamo rendendo conto che non è un attaccante centrale, ma più un sottopunta? Ci servirà in questo finale di stagione.
La partita
La Sampdoria è veramente poca cosa. Il primo tempo è stato strutturato solo per contenere la squadra viola, ma quando Castrovilli indovina il tiro al volo nel secondo minuto di recupero, i blucerchiati si sono sciolti come neve al sole.
Il secondo tempo è stato comodo e, nonostante quattro reti, non troppo entusiasmante. Jović ha fatto vedere che sa toccare il pallone come pochi. Kouamé è alla seconda marcatura consecutiva: quando ha davanti a se le praterie, è formalmente imprendibile. E anche il buon Duncan si è preso gli onori con un gol un po’ masticato ma di buona fattura.
Minuti importanti anche per Bianco, che dovrebbe trovare più continuità di gioco e il primo gol di Terzić che perde il cervello (in senso buono) e si toglie la maglia festeggiato dall’amico Jović, autore dell’assist. Forza Sampdoria.
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